Prodigio rinnovato: «Sulla Sacra Spina anche l'immagine di un volto»

Prodigio rinnovato: «Sulla Sacra Spina anche l'immagine di un volto»
"Una lieve modificazione cromatica tendente al rosso" e in più "macchie cromatiche" che lascerebbero intravedere "un'immagine assimilabile ad...

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"Una lieve modificazione cromatica tendente al rosso" e in più "macchie cromatiche" che lascerebbero intravedere "un'immagine assimilabile ad un volto umano maschile".

Così il prodigio della Sacra Spina, un frammento della corona di spine di Gesù, si è rinnovato ieri sera nella basilica di San Nicola a Bari. Stessa cosa era avvenuta ieri con un altro frammento della stessa corona esposto ai fedeli nella cattedrale di Andria.

Il prodigio della Sacra Spina (il sangue di cui è macchiata la Sacra Spina si ravviva di colore) si rinnova quando il venerdì santo coincide con il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica dell'Annunciazione.

Nel verbale redatto da un notaio dopo ore di osservazione da parte dei componenti una commissione di esperti "si è rilevata fra le ore venti e minuti quaranta (20.40) e le ore ventuno e minuti quaranta (21.40) - hanno dichiarato i membri della commissione - una lieve modificazione cromatica tendente al rosso in corrispondenza della base della scheggiatura apicale della Spina". Questo cromatismo "soggettivamente rilevato da ciascun membro della commissione - prosegue il verbale - trova supporto in documentazione oggettiva fotografica digitale".

Inoltre "rivisitando i fotogrammi a forte ingrandimento, si è rilevata nella porzione centrale del fusto della Spina la presenza di macchie cromatiche che complessivamente lasciano intravedere un'immagine assimilabile ad un volto umano maschile. In precedenza non si è rilevata alcuna significativa variazione cromatica".

Il verbale è stato chiuso alle 23.30 di ieri. Ad Andria ieri sera ad annunciare anche lì l'avvenuto prodigio era stato il vescovo della diocesi, monsignor Raffaele Calabro, nel corso dell'omelia della messa del venerdì santo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia