La bracciante morì sul lavoro, la procura impugna l'assoluzione dell'imprenditore

La bracciante morì sul lavoro, la procura impugna l'assoluzione dell'imprenditore
La Procura di Trani ha impugnato la sentenza contro l'assoluzione per omicidio colposo del datore di lavoro di Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne, di San...

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La Procura di Trani ha impugnato la sentenza contro l'assoluzione per omicidio colposo del datore di lavoro di Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne, di San Giorgio Jonico, morta il 13 luglio del 2015 ad Andria, mentre era impiegata nella acinellatura dell’uva.

Omicidio colposo, assolto l'imprenditore

Ad aprile scorso Luigi Terrone, amministratore unico della società per cui lavorava la donna, è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo. “La decisone del pm di Trani di impugnare la sentenza di assoluzione per il datore di lavoro di Paola Clemente è un segnale di grande valore per tutto il mondo del lavoro e in particolare per il settore agricolo – ha detto la Cgil Puglia -, in quanto mette al centro la responsabilità che ogni datore di lavoro ha nei confronti dei suoi dipendenti di adottare misure certe e concrete, non solo per prevenire, ma soprattutto per intervenire in maniera rapida ed efficace in caso di incidenti”.

 

La segretaria generale pugliese Gigia Bucci, soddisfatta della presentazione dell’appello contro la sentenza di assoluzione in primo grado, ha spiegato come pur non entrando “nel merito del lavoro della magistratura”, aspetta “fiduciosa l’esito del procedimento”. Il dovere del sindacato è “tenere accesi i riflettori su una vicenda drammatica e allo stesso tempo emblematica perché, al di là degli esiti dell'inchiesta giudiziaria, il tema del caporalato e del lavoro nero resta uno dei capisaldi della lotta sindacale”. "Il sacrificio di Paola Clemente ha già prodotto la legge 199, 'contro il caporalato', grazie proprio all'impegno di Cgil e Flai". “Siamo fiduciosi - hanno concluso dal sindacato - che questo nuovo capitolo nella tristissima vicenda che riguarda Paola Clemente, la sua famiglia, ma anche tutte e tutti noi, faccia segnare un ulteriore passo avanti nei provvedimenti legislativi a tutela della salute e sicurezza nei posti di lavoro”.

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Quotidiano Di Puglia