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Ignoti hanno vandalizzata nei giorni scorsi la lapide in marmo in memoria della strage di via Niccolò dell’Arca del 28 luglio 1943, in cui morirono venti antifascisti. La targa, presente in piazza Umberto I in centro a Bari, è stata trovata danneggiata.
La denuncia via social
Sull’accaduto indaga la polizia, che oltre a cercare di risalire all’autore, o agli autori, del gesto dovrà scoprire se si tratta di un semplice atto vandalico fine a sé stesso o se ci siano dietro altre motivazioni.
La condanna dell'Anpi
Sul posto sono accorsi il presidente provinciale dell’Anpi, Pasquale Martino, la segretaria generale della Camera del lavoro, Gigia Bucci e il segretario della Cgil Puglia, Pino Gesmundo. Il luogo è stato presidiato fino all’arrivo delle forze di polizia e dei tecnici comunali, che hanno raccolto repertato i frammenti della lastra di pietra. "Si auspica - si legge in una nota di Anpi Bari - che le indagini di polizia possano presto accertare la matrice del gesto, se di natura politica, mafiosa o microcriminale. Intanto, il Coordinamento antifascista di Bari denuncia lo stato di degrado in cui versa da molto tempo il complesso monumentale alla Resistenza. Va subito restaurata e ripristinata la lapide, che fu realizzata un anno dopo la strage, con un testo dettato da Tommaso Fiore. Il Coordinamento chiede pertanto all’Amministrazione comunale che insieme alla lapide danneggiata, sia restaurato il monumento eretto nel 1964, anticipando il programma di riqualificazione dell’’intera piazza Umberto I, che è ancora in fase di progetto. Il Coordinamento antifascista di Bari fa appello alle forze democratiche perché sia intensificata la vigilanza sui luoghi della memoria e siano prevenuti ulteriori atti vandalici e attentati".
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