Soldi e olio d'oliva per evitare pignoramenti: arrestato un ufficiale giudiziario

Soldi e olio d'oliva per evitare pignoramenti: arrestato un ufficiale giudiziario
Avrebbe costretto un debitore destinatario di un pignoramento a consegnargli alcune taniche di olio di oliva e denaro (successivamente restituito), invitandolo a rivolgersi a un...

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Avrebbe costretto un debitore destinatario di un pignoramento a consegnargli alcune taniche di olio di oliva e denaro (successivamente restituito), invitandolo a rivolgersi a un avvocato suo parente, «prefigurando - dicono gli investigatori - conseguenze sfavorevoli nel caso non avesse aderito alle sue richieste». Con l'accusa di concussione è finito in carcere un ufficiale giudiziario in servizio all'Unep di Trani, l'ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti del Tribunale

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L'accusa

I finanzieri del comando provinciale di Barletta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Trani. Dalle indagini svolte dai poliziotti del commissariato di Cerignola, è emerso che l'ufficiale giudiziario, abusando della sua qualità e dei propri poteri avrebbe costretto, un debitore esecutato, residente nel comprensorio, a consegnargli o promettergli talune utilità, consistite in alcune taniche di olio di oliva, nonché del denaro (successivamente restituito), invitandolo a rivolgersi ad un legale direttamente legato all’indagato, da un asserito vincolo di parentela, prefigurando a carico dello stesso delle conseguenze sfavorevoli nel caso non avesse aderito alle sue richieste. 

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Le indagini si allargano

Nel corso delle perquisizioni eseguite sono state sottoposti a sequestro probatorio 7.160 euro in contanti, allo stato non giustificati, 105 litri di olio extravergine di oliva riposti in 21 lattine, nonché documentazione, supporti informatici ed altro, ritenuti di importanza investigativa. Sono in corso altre indagini per accertare i rapporti tra il pubblico ufficiale ed alcuni professionisti privati, anche alla luce della documentazione trovata nell’abitazione dell’indagato, riconducibile proprio a queste persone. 

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Quotidiano Di Puglia