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Furti con vetrine spaccate dei negozi ed episodi di violenza tra parchi e strade centrali hanno d mesi fatto scattare l'allarme tra le istituzioni e le forze di polizia. Un vertice in prefettura aveva consolidato la strategia con maggiore attenzione nelle vie centrali e azioni di prevenzione. Diversi, infatti, gli episodi che fanno pensare che Bari non sia una città sicura, e la percezione di sicurezza dei cittadini comincia a scemare.
Tre spaccate nelle ultime ore
Nelle ultime ore sono state denunciate tre spaccate ad alcuni negozi del centro, Il Polpettificio, in corso Vittorio Emanuele, Oyster Bari, in via Putignani, e Inviti, negozio di abbigliamento di via Principe Amedeo. Per non parlare della denuncia di una ragazza minorenne che, a due passi da via Sparano, in pieno centro cittadino, sembra essere stata accerchiata da un gruppo di ragazzini che prima avrebbero iniziato a molestarla verbalmente, per poi passare a molestie più pesanti. La giovane si sarebbe salvata dalle attenzioni morbose del gruppo di ragazzi solo grazie all'intervento di una signora, che la stessa ragazza avrebbe allertato cercando aiuto. D'altronde, sembra che ormai questi episodi non riguardino solo le periferie, per definizione luoghi in cui certe cose si verificano con maggiore frequenza in quanto spesso meno sorvegliate, anzi sempre più spesso si tratta di luoghi in pieno centro cittadino.
Il timore della baby gang
Luoghi spesso affollati, illuminati se si tratta di episodi avvenuti di sera, senza contare che a volte sono avvenute aggressioni in pieno giorno, con troppa gente ad assistere senza intervenire.
Si corre ai ripari
Se è vero, come sottolineato in una intervista sulle nostre pagine dal questore di Bari, Giuseppe Bisogno, che la percezione di sicurezza è data dagli episodi che accadono, ma che non si vede ciò che viene evitato, è altrettanto vero però che le preoccupazioni non possono che essere comprensibili. Per quanto riguarda il problema spaccate, che ormai dovrebbero essere state più di 50, nonostante le rassicurazioni date dal prefetto durante un incontro convocato su richiesta del sindaco, e l'incremento promesso di controlli, il fenomeno sembra non essere arginabile. I sistemi di illuminazione di ultima generazione o le telecamere di sorveglianza non sembrano più fungere da deterrente contro certi atti..
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