Spaccate e allerta baby gang: potenziati i controlli in centro

Spaccate e allerta baby gang: potenziati i controlli in centro
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Lunedì 27 Giugno 2022, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 08:14

Furti con vetrine spaccate dei negozi ed episodi di violenza tra parchi e strade centrali hanno d mesi fatto scattare l'allarme tra le istituzioni e le forze di polizia. Un vertice in prefettura aveva consolidato la strategia con maggiore attenzione nelle vie centrali e azioni di prevenzione. Diversi, infatti, gli episodi che fanno pensare che Bari non sia una città sicura, e la percezione di sicurezza dei cittadini comincia a scemare.

Tre spaccate nelle ultime ore

Nelle ultime ore sono state denunciate tre spaccate ad alcuni negozi del centro, Il Polpettificio, in corso Vittorio Emanuele, Oyster Bari, in via Putignani, e Inviti, negozio di abbigliamento di via Principe Amedeo.

Per non parlare della denuncia di una ragazza minorenne che, a due passi da via Sparano, in pieno centro cittadino, sembra essere stata accerchiata da un gruppo di ragazzini che prima avrebbero iniziato a molestarla verbalmente, per poi passare a molestie più pesanti. La giovane si sarebbe salvata dalle attenzioni morbose del gruppo di ragazzi solo grazie all'intervento di una signora, che la stessa ragazza avrebbe allertato cercando aiuto. D'altronde, sembra che ormai questi episodi non riguardino solo le periferie, per definizione luoghi in cui certe cose si verificano con maggiore frequenza in quanto spesso meno sorvegliate, anzi sempre più spesso si tratta di luoghi in pieno centro cittadino.

Il timore della baby gang


Luoghi spesso affollati, illuminati se si tratta di episodi avvenuti di sera, senza contare che a volte sono avvenute aggressioni in pieno giorno, con troppa gente ad assistere senza intervenire. Basta ricordare i diversi episodi che hanno visto protagonista, in negativo, quella che in molti avevano definito una baby gang, che agiva nella zona di parco Due Giugno e limitrofe. Ma gruppi di ragazzi pronti ad alzare le mani o aggredire coetanei per qualche spicciolo o anche senza motivi particolari sono stati segnalati in diversi quartieri, anche nella stessa via Sparano di cui abbiamo parlato poco fa, quella via dello shopping che dovrebbe essere il salotto cittadino. Pochi mesi fa, inoltre, una mamma aveva denunciato, sulla bacheca Facebook del sindaco, Antonio Decaro, l'aggressione ai danni del figlio e di alcuni suoi amici, avvenuta nella città Vecchia e proseguita su corso Vittorio Emanuele. Per non parlare dell'episodio accaduto in via De Giosa, dove una donna, aggredita nel portone di casa sua, è riuscita a liberarsi dal suo aggressore solo grazie all'intervento di alcuni giovani che passavano di lì per caso. Non dimentichiamo, inoltre, i diversi episodi verificatisi nei parchi e giardini cittadini. Oltre alle già menzionate aggressioni a parco Due Giugno, che sembrano essere finite grazie al fermo di un gruppo di ragazzi da parte delle forze dell'ordine, possiamo menzionare quanto accaduto nel giardino non ancora aperto di via Siponto. Qui, un gruppo di minori, stando a quanto era possibile vedere dalle immagini delle telecamere, ha dato fuoco alla struttura che avrebbe dovuto ospitare un bar/ristorante. E non possiamo certo dimenticare quanto accaduto al parco della ex Caserma Rossani, che a pochi mesi dall'inaugurazione avvenuta lo scorso marzo, è stato teatro non solo di diversi atti vandalici, ma anche di aggressioni molto brutte. Un giovane 24enne, lo scorso 5 aprile, tra i viali del nuovo parco era stato aggredito da un 19enne, e in seguito ai colpi ricevuti ha perso anche la funzionalità di un occhio. Un'aggressione che aveva scosso l'opinione pubblica, perché a sfondo razziale.

Si corre ai ripari


Se è vero, come sottolineato in una intervista sulle nostre pagine dal questore di Bari, Giuseppe Bisogno, che la percezione di sicurezza è data dagli episodi che accadono, ma che non si vede ciò che viene evitato, è altrettanto vero però che le preoccupazioni non possono che essere comprensibili. Per quanto riguarda il problema spaccate, che ormai dovrebbero essere state più di 50, nonostante le rassicurazioni date dal prefetto durante un incontro convocato su richiesta del sindaco, e l'incremento promesso di controlli, il fenomeno sembra non essere arginabile. I sistemi di illuminazione di ultima generazione o le telecamere di sorveglianza non sembrano più fungere da deterrente contro certi atti..
 

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