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Difficile ancora definirla “baby gang”, ma il gruppo di ragazzini che ogni sera, o quasi, nella zona del Castello Svevo, a Bari, si rende responsabile di una serie di atti vandalici sembra essere sulla “buona strada” per diventarlo. Stando alla denuncia del Comitato Parco del Castello di Bari relativa alle scritte sulle mura della struttura, non si tratterebbe solo di questo, ma sarebbero diversi i tipi di atti vandalici che ogni sera coinvolgono il gruppo. E a volte hanno come obiettivo/vittime anche le auto in transito nella zona.
La denuncia del comitato di quartiere
«Si tratta di un gruppo variabile da 5 a 10-15 ragazzini e ragazzine - spiega il presidente del Comitato, Andrea Guarnieri – di età stimata intorno ai 10-12 anni che la sera ne combina di tutti i colori. Gli episodi vanno dal prendere a calci gli specchietti delle auto parcheggiate lato castello, a rovesciare cestini e monopattini, dal saltare da un’auto all’altra sul tetto delle stesse fino al prendere a sassate le auto in transito sul lungomare usando le pietre che si sono staccate dalla parete del castello, nella zona dove c’è una recinzione a protezione. Qualcuno ha anche provato a riprenderli, e come si dice a Bari “ha preso anche il resto”». La situazione per chi abita in zona sta diventando sempre più complicata ed è difficile anche capire cosa poter fare per risolvere la questione, considerando che comunque si tratta di minori. Ma i cittadini sembrano davvero essere arrivati al limite.
I residenti
«In diverse occasioni abbiamo contattato tutte le forze dell’ordine, dalla polizia locale ai carabinieri, fino alla polizia di Stato - aggiunge Guarnieri - ognuno in qualche modo scaricava la responsabilità sull’altro, dicendo di chiamare qualcun altro. È venuta una pattuglia dei carabinieri qualche sera fa, ma ci è stato detto che dobbiamo fare un esposto, altrimenti più di prendere nota della segnalazione non possono fare».
La sorveglianza
Ciò che stupisce, è che la presenza delle telecamere non sembra sortire alcun effetto su questi ragazzi. E allo stesso tempo sembra assurdo il fatto che, nonostante appunto la presenza di questi occhi elettronici, almeno tre dei quali installati da poco a sorvegliare proprio il castello, non si riesca a individuare almeno chi si è reso colpevole dello sfregio al monumento storico cittadino, non solo qualche sera fa, dato che non è certo il primo episodio di questo tipo. «Penso che qualcosa con i filmati che hanno ripreso queste telecamere si potrebbe fare – conclude Andrea Guarnieri -. Sembra davvero assurdo che in una situazione del genere non si possa fare nulla». L’appello è a tutte le istituzioni, affinché intervengano prima che la situazione diventi ancora più insostenibile. D’altronde, come sottolineato, non è il primo atto vandalico documentato nella zona, e i cittadini chiedono a gran voce che si corra ai ripari quanto prima.
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Quotidiano Di Puglia