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La decisione dell’oratorio salesiano del Redentore, presente al quartiere Libertà di Bari, di dimezzare il campo estivo “Estate Ragazzi” non è piaciuta a molti genitori. La possibilità data negli anni precedenti di avere attività strutturate al mattino dedicate ai bambini della scuola primaria, mentre al pomeriggio le attività erano principalmente per i ragazzi delle scuole medie, sembra che fosse molto più consona per quasi tutte le famiglie. Soprattutto per i genitori che lavorano, i quali avrebbero voluto anche quest’anno contare su un vero campo estivo anche al mattino, e non avere solo la possibilità di lasciare i bambini in oratorio, anche se al sicuro e sorvegliati.
La rabbia dei genitori
«Questa organizzazione ci obbliga a trovare qualche altra struttura – spiega Anna Anaclerio, una mamma che da sempre ha mandato i suoi bambini al campo scuola dei salesiani - ovviamente, una eventuale altra struttura sarebbe a pagamento, per questo ho proposto a Don Giuseppe di far pagare una quota. Il problema non è certo pagare, per avere un servizio come quello dello scorso anno». I genitori, d’altronde, sono affezionati all’oratorio. Nel quartiere, spesso lo si frequenta da generazioni e dispiace dover cercare altro.
«I bambini al Redentore sarebbero in un posto che conoscono – aggiunge Anna – e si sentono a casa.
La nuova organizzazione
Lo stesso Don Giuseppe ha comunicato la nuova organizzazione a molti genitori durante la messa di domenica scorsa, e il malumore ha serpeggiato fin da subito. «Sappiamo che gli animatori al Redentore sono persone affidabili, andando in un’altra struttura ci si trova un po’ in difficoltà, non è sempre facile fidarsi delle persone quando si tratta di lasciare i propri figli», sottolinea Anna Anaclerio.
Un problema per le mamme che lavorano
Un problema importante, soprattutto per quelle mamme che lavorano e che hanno bisogno di un posto dove i propri figli possano stare in sicurezza, non solo di pomeriggio, ma anche al mattino. «Io lavoro per cui sarebbe molto importante per me l’orario mattutino – prosegue Anna -. Mio figlio ci tiene e ci andrà comunque, anche solo di pomeriggio. Mi sembra comunque un po’ strano che riescano ad organizzare al meglio le attività il pomeriggio, quando ci saranno come comunicato sia i bambini delle elementari che i ragazzi delle medie, tutti insieme». «Fino allo scorso anno – spiega – la mattina erano presenti solo i bambini delle elementari, al pomeriggio invece erano principalmente delle medie, anche se qualcuno delle elementari c’era lo stesso. Però c’erano orari diversi, e il campo estivo era più strutturato. Noi mamme eravamo sicuramente più tranquille».
Dal Redentore, come comunicato, questa è stata l’unica opzione per quest’anno a causa di mancanza di personale (animatori) e di fondi, dato che dal ministero, almeno per ora, non è arrivato nulla ai Comuni. «In base al mio Isee – rimarca Anna – non dovrei pagare, ma sono disponibile a versare una quota. L’importante per me non sarebbe pagare o meno, ma sapere che il bambino può frequentare il campo estivo, si diverte, e tutto questo mi farebbe stare molto più tranquilla nel lavoro ogni giorno. Molti mi hanno detto di mandare mio figlio dai carmelitani (chiesa presente nel quartiere a non molta distanza, ndr), ma la mia risposta è stata che io conosco la mia chiesa e di loro mi fido. Ci ho mandato il mio figlio più grande, e l’ho frequentato anche io». Il pensiero di Anna è un pensiero diffuso tra chi frequenta l’oratorio, in molti stanno valutando il da farsi. E saranno tanti, proprio come Anna, a mandare comunque il proprio figlio il pomeriggio, perché così potrà divertirsi e stare con i propri amici. Ma resta la difficoltà di comprendere in che modo ci si possa organizzare per la mattina.
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Quotidiano Di Puglia