Paura al parco Due Giugno, ragazzini aggrediti da coetanei. La denuncia sui social

Il post sulla bacheca del sindaco Decaro

Paura al parco Due Giugno, ragazzini aggrediti da coetanei. La denuncia sui social
Una nuova aggressione ai danni di un gruppo di ragazzini è avvenuta nella mattinata di sabato al parco Due Giugno a Bari. Per fortuna, i tre ragazzini vittima di...

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Una nuova aggressione ai danni di un gruppo di ragazzini è avvenuta nella mattinata di sabato al parco Due Giugno a Bari. Per fortuna, i tre ragazzini vittima di un altro gruppetto di ragazzi non hanno riportato danni fisici, ma solo tanto spavento.

La denuncia di una mamma

A raccontare l’accaduto è la mamma di uno di loro, che ha voluto denunciare via social, sulla bacheca del sindaco Decaro, quanto successo a suo figlio e ad alcuni suoi amici. «Mio figlio ha 13 anni, e con gli amici frequenta spesso parco Due Giugno, soprattutto il sabato e la domenica – racconta – e visti gli altri episodi avvenuti temevo che prima o poi sarebbe potuto toccare a lui e ai suoi amici». Le paure di questa mamma si sono avverate come detto sabato mattina, quando all’improvviso un gruppo di alcuni ragazzi leggermente più grandi ha iniziato con un pretesto a dare fastidio ai ragazzini. Il tentativo è stato quello di portare via loro i cellulari ed eventuali soldi che avevano con sé. «Per fortuna, nonostante abbiano solo 13 anni hanno avuto il sangue freddo di dire loro di non aver alcun telefono cellulare – prosegue la mamma -. Nonostante questo, gli altri hanno continuato ad insistere, mettendo anche le mani nelle tasche di un amico di mio figlio. Lui, invece, aveva un borsello e ingenuamente alla loro richiesta lo ha aperto. Non aveva granché con sé solo qualche moneta e si è offerto di dargliele. Non so perché, ma alla fine hanno desistito e li hanno lasciati stare».

I controlli

Nei giorni immediatamente seguenti alcuni casi di aggressioni al parco era stata intensificata la presenza di forze dell’ordine nella zona, e in molti avevano sottolineato come questo maggiore controllo della zona avesse reso la situazione migliore per tutti. Ora però sembra che non ci sia più tale accortezza, o almeno i ragazzini non se ne sono accorti.

Il comandante della Polizia locale

«Se le vittime di determinati atti non denunciano – sottolinea il comandante della polizia locale di Bari, Michele Palumbo - non si possono attivare indagini e identificare, ove possibile, gli autori. Scrivere sui social, purtroppo, non produce risultati, e non consente alle forze di polizia di accertare fatti e responsabilità». In merito a questa problematica anche lo stesso prefetto, Antonia Bellomo, aveva sottolineato che le denunce sono fondamentali per poter intervenire, in quanto un fatto di questo tipo se non denunciato è come se non esistesse. 

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Quotidiano Di Puglia