Renzi a Lecce: «E' tempo di cambiare». Presidio di prof e lavoratori fuori dal teatro

È stato accolto da un Teatro Politeama gremito il presidente del consiglio Matteo Renzi arrivato a Lecce per sostenere le ragioni del “Sì” al referendum...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stato accolto da un Teatro Politeama gremito il presidente del consiglio Matteo Renzi arrivato a Lecce per sostenere le ragioni del “Sì” al referendum costituzionale (il cosidetto ddl Boschi del 12 aprile scorso). Ad accoglierlo anche le manifestazioni dei lavoratori della scuola, della ex Bat e del Gruppo Palumbo (gli operai della statale 275) in una piazza Sant'Oronzo e via XXV Luglio, blindatissime fin dal primo pomeriggio.

Il premier ha salutato la città ed ha subito ringraziato i parlamentari leccesi: Fritz Massa, Salvatore Capone e il sottosegretario Teresa Bellanova (anche per il contributo che sta dando al governo). Poi il premier è subito entrato  nel merito sul referendum: «E' finito il tempo in cui in Europa si sorride di noi. Ma perché finisca davvero l'Italia deve dimostrarsi capace di cambiare».
«Se vince il No - ha detto Renzi - tornano quelli di prima. Non vorrei che venisse fuori una nuova Bicamerale con D'Alema e Berlusconi». Su D'Alema, senza nominarlo, anche una battuta: «Da queste parti passano presunti esegeti di sinistra, ma non basta avere un curriculum, bisogna avere un futuro...»
«Se pensiamo che la legge elettorale si debba cambiare, si può cambiare - ha detto poi il presidente del consiglio - Ragioniamo e ascoltiamoci tutti insieme e troviamo una soluzione».

Nel corso del suo intervento Renzi ha ricordato anche il discorso di Piombino di Nilde Iotti, del 9 settembre di 37 anni fa. «Basta con questo bicameralismo perfetto», disse Iotti.
Secca la conclusione di Renzi: «Legittimo votare no, ma vuol dire tenere l'Italia nella palude per altri 30 anni».
Appena arrivato in sala Renzi si era detto «felice di essere a Lecce, che io considero la Firenze del Sud, e in questo teatro stupendo, pieno di persone. Mi scuso con chi è rimasto fuori perché non è riuscito ad entrare».
 

Il premier si fermerà in Puglia anche oggi, sabato, ma in una veste non più politica ma “istituzionale”. Dopo la tappa nel capoluogo salentino, infatti, Renzi sarà a Bari dove inaugurerà, secondo tradizione, la Fiera del Levante (l’anno scorso disertò l’appuntamento per essere a New York alla finale degli Us Open tra le due tenniste pugliesi Flavia Pennetta e Roberta Vinci), per firmare il Patto per la Puglia con il governatore Michele Emiliano e per inaugurare il ponte dell’asse Nord Sud (che collega via Tatarella con via Nazariantz e che il governo ha definito 'opera strategica') alla periferia della città con il sindaco Decaro. L'ultima volta del premier nel capoluogo pugliese risale a maggio scorso, quando vennero stanziati alla città metropolitana 230 milioni di euro per opere pubbliche.

 

  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia