È allarme lupi: uccisi due asinelli. Sos alla Regione

Il 20 settembre scorso, a causa di un attacco di lupi in agro di Locorotondo, era morta un’asina incinta. Quaranta giorni dopo, nella notte fra il 30 e 31 ottobre, ecco una...

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Il 20 settembre scorso, a causa di un attacco di lupi in agro di Locorotondo, era morta un’asina incinta. Quaranta giorni dopo, nella notte fra il 30 e 31 ottobre, ecco una nuova uccisione di asini. Sempre nelle campagne di Locorotondo ma questa volta vittima un asinello di pochi mesi e la madre di 15 anni. A darne notizia Michelangelo Schiavone, ispettore ambientale di Warfapark e fondatore dell’Unione Protezione Allevamenti Pugliese. Egli stesso lo scorso giugno, ha ritrovato il suo asino morto a causa dell’attacco dei lupi in agro di Martina Franca.

La zona era recintata 

In quest’ultimo episodio fa specie che l’allevatore aveva preso tutte le precauzioni del caso per evitare che i suoi animali venissero attaccati dai lupi. 
Aveva montato una recinzione alta circa due metri ed ancorata alle pietre del muretto a secco che, purtroppo, non ha salvato la vita all’asinello ed alla madre. L’allevatore aveva anche montato delle telecamere che hanno immortalato la presenza di un lupo nei paraggi del terreno custodito. Il video è stato già consegnato alle autorità competenti. Schiavone, per cercare soluzioni alla questione lupi, si è messo in contatto con l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia oltre che con lo stesso governatore Michele Emiliano. A tal proposito, solo pochi mesi fa, Pentassuglia ha dichiarato che l’auspicio con i lupi, essendo specie protetta, è quella legata ad una cattura con «ripopolamento nelle zone dedicate e consentire concretamente una vita tranquilla agli operatori: vedere capi abbattuti che hanno un valore è un colpo al cuore».

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Quotidiano Di Puglia