​In pronto soccorso al Policlinico il 65% casi di violenza è su donne

Sono stati 130 i casi di violenza gestiti dal pronto soccorso del Policlinico di Bari dal 2017 alla metà di novembre di quest'anno. Di questi casi il 65% dei soggetti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono stati 130 i casi di violenza gestiti dal pronto soccorso del Policlinico di Bari dal 2017 alla metà di novembre di quest'anno. Di questi casi il 65% dei soggetti contro cui si è consumata la violenza è donna (85 per la precisione) e, tra questi, in circa il 30% è stata perpetrata da un marito, un fidanzato o convivente.

Sono alcuni dei dati che verranno presentati domani a Bari durante il convegno "La violenza di genere in ambito sanitario, il ruolo attivo e passivo delle operatrici sanitarie" che si terrà a partire dalle 15,30 nell'aula Asclepios del Policlinico, evento organizzato dall'associazione italiana di medicina legale (Simla) di cui il professore Francesco Introna è presidente.

I dettagli

L'esigenza di affrontare in maniera multidisciplinare il fenomeno per fornire delle coordinate di riferimento in vista di possibili soluzioni è stata maturata dalle donne giuriste, in particolare dall'avvocata Paola Finocchietti che introdurrà e modererà l'evento. "Questo è un momento difficilissimo. Non abbiamo ancora raggiunto l'acme. Occorre una rivoluzione culturale - dice Introna - in quanto noi in meno di ottant'anni abbiamo rivoluzionato una impostazione millenaria e l'abbiamo rivoluzionata correttamente. Però occorrerà del tempo perché questa rivoluzione possa prendere piede. Occorre cambiare completamente la mentalità. Io penso che la donna in questo momento, come tutti i soggetti fragili, sia fragile fisicamente. Però il soggetto veramente fragile psicologicamente in questo momento è l'uomo, in quanto non riesce ad accettare un cambiamento di stato e di mentalità".

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia