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Paola Labriola, la psichiatra uccisa a Bari nel 2013, è una «vittima del lavoro». Lo sostiene una sentenza del 12 marzo, del giudice del lavoro di Bari, Francesco De Giorgi. A comunicare la novità è lo studio Polis Avvocati che ha assistito la famiglia della psichiatra, con un team composto dai partner Giovanni Di Cagno e Michele Laforgia, coadiuvati da Mirco Semeraro. I familiari avevano deciso di fare causa al ministero dell’Interno e alla Asl di Bari, in quanto la stessa Asl aveva negato che Labriola fosse vittima del lavoro, non concedendo ai suoi eredi i benefici previsti dalla legge in tali casi.
Asl condannata
Il giudice, spiegano da Polis, «sulla base delle allegazioni dei difensori dei ricorrenti, e all’esito di una compiuta esegesi delle complesse disposizioni di legge che regolano la materia, ha ordinato al ministero dell’Interno di inserire la dottoressa Labriola nell’elenco delle “vittime del dovere”».
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