Rolex falsi venduti ai clienti: rinviato a giudizio un gioielliere

Alcuni Rolex sequestrati dalla Finanza
Per un giro di orologi  Rolex “falsi" venduti a persone ignare, un gioielliere di Ostuni, Giuseppe Pannofino, titolare dello "Scrigno" è...

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Per un giro di orologi  Rolex “falsi" venduti a persone ignare, un gioielliere di Ostuni, Giuseppe Pannofino, titolare dello "Scrigno" è stato rinviato a giudizio dal gup di Brindisi Valerio Fracassi. 

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Le accuse

Le accuse contestate sono di riciclaggio e autoriciclaggio, a seguito di un'inchiesta della Finanza coordinata dal pm Raffaele Casto. Nel corso dell'udienza preliminare sono stati decisi anche alcuni proscioglimenti, per alcuni capi di imputazione e per altri imputati tra cui Oronzo Mannarini, 45enne di Molfetta e un altro gioielliere, Vittoriano Montevago, di Bari, titolare di un negozio di orologi usati all’aeroporto di Bari che aveva acquistato, secondo l'accusa, proprio da Pannofino.  L'avvocato Francesca Conte è convinto di poter dimostrare l'estraneità ai fatti di Pannofino nel corso del processo. 

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L'inchiesta

L'inchiesta era partita da una verifica fiscale. Erano in tutto 38 gli orologi “contraffatti” individuati: furono sequestrati insieme a casse, meccanismi, lancette, corone, garanzie, custodie e scatole.
I periti delle case produttrici confermarno’effettiva alterazione degli stessi. In tutti i casi si sarebbe trattato di prodotti definiti come “Frankenstein”  dalle aziende stesse: impeccabile fattura, identici agli originali, ma falsi. Il giro avrebbe avuto come punto di partenza Napoli, laddove le componenti venivano assemblate. 

Gli altri imputati

Hanno scelto altre strade processuali altre persone coinvolte. Egidio Saracino, tarantino, colui il quale avrebbe fornito i pezzi con cui i Rolex venivano assemblati, è stato conannato a sei anni. Altri due, Raffaele Caforio e Maria Pastore a due anni e sei mesi e due anni e due mesi. Altri due hanno patteggiato. 

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Quotidiano Di Puglia