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I numeri: 15 case vitivinicole, 7 caseifici, una ventina di aziende agroalimentari, 15 gruppi musicali e gli sbandieratori di Carovigno, 100 sommelier Ais, 250 tra hostess e steward, 15 chef, 40 camerieri, 100 addetti alla sicurezza e la stima di circa 100mila visitatori: sono questi i numeri che segnano il ritorno, dopo tre anni di stop dovuti al Covid e alla mancata organizzazione, di Bacco delle Gnostre a Noci che quest’anno segnerà la sua ventesima edizione.
La manifestazione
L’evento torna, domani (venerdì 17 novembre) e dopodomani (sabato 18), ad animare la cittadina barese con una celebrazione di due giorni che intreccia il gusto enogastronomico con la cultura del territorio. L'evento, organizzato dal “Parco letterario Formiche di Puglia” (che si avvale della partnership con l’Associazione Italiana Sommelier) metterà in luce rinomate etichette Doc e Igt. Il cuore del borgo antico e l’estramurale ospiteranno stand enogastronomici con varietà cibo e abbinamenti culinari. Lo street food locale sarà ospitato sotto eleganti gazebo. L’offerta sarà completata da gustose portate come il “Piatto di Bacco 2023” e il “Panino di Bacco 2023”, ulteriormente perfezionati da una collaborazione con l'associazione Acuto e Masseria Bonelli. Il menù sarà impreziosito da creazioni dello chef Vittorio Quarato che incorporerà ingredienti tradizionali come funghi cardoncelli e crema di zucca.
Il programma
La festa si svolgerà in serata ma domenica anche a pranzo.
Il sindaco
«La sagra “Bacco nelle gnostre” è diventata, nei suoi venti anni di storia, parte integrante del patrimonio culturale di Noci – sottolinea il primo cittadino nocese Francesco Intini -. Questo appuntamento annuale non è solo un'occasione di festa, ma rappresenta anche un'importante vetrina per promuovere la nostra città e la Regione Puglia. Ben più di un semplice evento enogastronomico, è una celebrazione autentica della ricca cultura del nostro territorio. È un'occasione unica per scoprire e apprezzare la ricchezza delle nostre storiche masserie, vere e proprie icone di tradizione e storia. Attraverso questo evento, esaltiamo non soltanto i nostri vini pregiati e la squisita cucina locale in tutte le sue forme, ma offriamo anche uno spaccato autentico delle tradizioni che rendono Noci un luogo memorabile e questa esperienza un appuntamento da non mancare. La sagra, con un vero miracolo di organizzazione ed efficienza, è stata messa su in poco più di un mese, ma si annuncia di qualità e di grande livello». Una mirata operazione di marketing, insomma, per rilanciare quello che per anni è stato il fiore all’occhiello della città con un indotto economico di diverse centinaia di migliaia di euro. Non è un caso che proprio il sindaco Intini abbia parlato in campagna elettorale di voler creare la Fondazione “Bacco delle Gnostre” proprio per istituzionalizzare un evento di rilievo del turismo esperienziale della Puglia.
A. Spa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA
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