Ha fatto il giro d'Italia provocando grande commozione la storia per neonato abbandonato in una culla termica dentro una chiesa di Bari. Oggi a parlare è il primo...
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Lo scrive su Facebook il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ricordando le due vicende accadute ieri a Bari, il piccolo Luigi affidato alla culla termina di una parrocchia del quartiere Poggiofranco di Bari e poi alle cure del reparto di Neonatologia del Policlinico, e il bambino di due anni morto nel campo rom della città. «Ho incontrato il professor Nicola Laforgia (primario del reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonata del Policlinico di Bari, ndr) e i suoi collaboratori che in queste ore si stanno prendendo cura del piccolo Luigi. Ho incontrato, all'obitorio, i genitori che hanno perso tragicamente il loro Ezachel. Perché ora noi - scrive Decaro - dobbiamo prenderci cura di loro, di tutti loro. Senza giudicare, senza recriminare, senza puntare il dito. Così fa una comunità unita, nel dolore e nella speranza, di fronte a due famiglie che oggi più che mai hanno bisogno di noi». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia