BARI, 3 FEB - Due imprese hanno dato la loro disponibilita' ad assumere 25 dei 350 lavoratori del gruppo Natuzzi considerati ancora in esubero: e' quanto emerso, fa sapere...
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Da parte della societa' specializzata Sofit "e' stato finalizzato - si legge nella nota - l'iter dei colloqui individuali necessari per mappare le competenze e definire i profili di coloro che si sono resi disponibili alla ricollocazione presso altre aziende. Al termine del monitoraggio, sono stati 264 su 350 i collaboratori che hanno scelto di presentarsi agli incontri, di cui 127 hanno accettato di prendere parte al processo di ricollocamento". E' stata la stessa Sofit ad indicare le due imprese che potrebbero riassorbire parte degli esuberi Natuzzi. Una e' la ReJoint, azienda che si insediera' in Basilicata, operativa nel settore biomedicale, che avviera' i processi di pre-selezione dei candidati dal prossimo 15 febbraio.
L'altra e' la Cae, che si insediera' in Puglia, operativa nel settore del monitoraggio e controllo del territorio, che dara' il via ai processi di pre-selezione dei candidati dopo la seconda meta' di febbraio. Contestualmente il gruppo Natuzzi, prosegue la nota, ha presentato "un piano di formazione rivolto a tutti i collaboratori in esubero, finalizzato all'acquisizione delle competenze di base necessarie per l'accesso al lavoro. Il corso, da svolgersi in collaborazione con le Regioni Puglia e Basilicata, sara' il requisito fondamentale per l'ingresso in qualsiasi percorso di formazione ulteriore, finalizzato al ricollocamento presso le aziende". La Natuzzi ha inoltre presentato "la road map del progetto Natuzzi Assist", programma che "offre un incentivo di 12.000 euro alle aziende che assumeranno a tempo indeterminato i dipendenti per i quali scadra' presto la cassa integrazione e un incentivo di 5.000 euro lordi agli stessi lavoratori". (ANSA). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia