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La Procura di Bari ha emesso un avviso di fine indagine nei confronti del vicepresidente nazionale di Noi Moderati ed ex consigliere regionale pugliese, Luigi Morgante, accusato di atti persecutori con l'aggravante di aver commesso il fatto nei confronti della ex compagna. L'atto solitamente prelude a una richiesta di rinvio a giudizio.
L'accusa
Secondo l'accusa, Morgante avrebbe minacciato e molestato la donna dopo che questa gli aveva comunicato di essere incinta, provocandole un perdurante stato di asnia e di paura.
Gli avvocati
«Respingiamo vibratamente le illazioni riguardanti il nostro assistito Luigi Morgante, persona integerrima e di alto profilo civile. Lo stesso non ha mai posto in essere alcun comportamento persecutorio e/o di stalking, né tanto meno ha mai usato violenza fisica e/o psichica nei confronti della querelante. Teniamo a precisare che giammai è esistita una relazione sentimentale ed anzi, il nostro cliente è stato bersaglio di minacce, atti persecutori, tentativi di estorsione e attività diffamatorie da lungo tempo - dichiarano gli avvocati di Luigi Morgante Anna Leone e Leonardo Andriulo - E' stata ricostruita artatamente una realtà esclusivamente al fine di arrecare danno all'immagine e alla professionalità di Luigi Morgante. Abbiamo provveduto a depositare una formale denuncia-querela per i predetti fatti presso la Procura di Taranto. La grande mole di prove e le testimonianze che verranno addotte durante il procedimento renderanno giustizia ad una persona che si è sempre spesa per il bene comune e giammai ha tradito i doveri di correttezza e moralità che lo contraddistinguono».
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