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Furto all'immobile confiscato alla mafia in contrada Tortorella a Monopoli. I ladri hanno portato via una porta finestra, cinque termoconvettori, due macchine esterne per l'aria condizionata e un boiler. Il colpo è stato messo a segno qualche giorno fa, attorno all'ora di pranzo. Hanno agito nel cantiere del progetto "Il bene che vorrei Rapportiamoci".
L'immobile confiscato alla mafia
Si tratta dell'abitazione confiscata alla criminalità con terreno incolto, vigneto, serra, piscina, campo da tennis che sarà destinato ad attività legate all'agricoltura sociale, in particolare al vigneto sociale.
Razzia di infissi nelle campagne
Il furto di porte e infissi, tra l'altro, sembra diventata una tendenza in voga nelle campagne. La scorsa settimana ignoti si sarebbero introdotti in alcune ville in contrada Santa Teresa facendo razzia di infissi. Tra i preferiti dai balordi gli infissi in alluminio. Nell'area di contrada Tortorella, tuttavia, non sarebbero presenti telecamere di videosorveglianza che si sarebbero rilevate utili nell'individuazione dei ladri. In corso la valutazione di altri eventuali ammanchi nella merce ed attrezzatura del cantiere dove sono ancora in corso lavori. Il Comune di Monopoli ha ottenuto un finanziamento di 597mila 018,40 euro per la rifunzionalizzazione di questo bene confiscato. L'ente comunale ha messo in campo un percorso di formazione e job coaching finalizzato all'inserimento lavorativo e territoriale di persone affette da disabilità fisica o mentale che versano in situazioni di esclusione o emarginazione sociale da impegnare nella coltivazione del vigneto e in serra e nella realizzazione e organizzazione di degustazioni di cibi chilometro 0 da loro stessi prodotti.
La coltivazione potrà essere aperta, non solo al contributo di associazioni, volontari ma anche dei cittadini normodotati, realizzando una concreta possibilità di integrazione fra i disabili e il resto della comunità. La struttura sarà affidata in gestione a terzi a titolo gratuito per le finalità declinate nella proposta progettuale e per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi al completamento dell'operazione. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia