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I frame del video dell’aggressione di piazza Moro, a Molfetta, hanno fatto il giro del Paese. Sui social, in particolare, le accuse, e le strumentalizzazioni, sono rimbalzate da una parte all’altra. La responsabilità, a Molfetta come a Bitonto - dove due baby gang, prima di Ferragosto, si sono rese protagoniste di altrettante aggressioni -, non è soltanto di un primo cittadino, di un’amministrazione comunale.
Il sindaco
È un fenomeno molto più complesso e che richiede risposte altrettanto complesse, «ma che ci ha turbato moltissimo. Vedere quattro giovanissimi - ha detto il sindaco Tommaso Minervini - che si avventano su un uomo senza alcuna motivazione, atteso che non c’è motivazione che giustifichi la violenza, impone una profonda riflessione che non può essere liquidata con un semplice commento».
L'assalto
L’assalto, filmato con uno smartphone, è avvenuto nella serata di giovedì scorso, in piazza Moro. Nel video si vedono chiaramente quattro giovanissimi che, mentre l’uomo - un molfettese che vive di espedienti e dorme dove capita - se ne sta immobile sul marciapiede della stazione ferroviaria, si avvicinano, cogliendolo di sorpresa.
«Confido, soprattutto - ha proseguito Minervini -, nella collaborazione delle famiglie di origine di questi quattro giovani che non hanno trovato nulla di meglio di fare se non picchiare un uomo inerme e incolpevole. Di fronte ad episodi di questo tipo è una profonda inquietudine a prevalere. In questo caso, evidentemente, ha fallito la famiglia, la scuola, ma ha fallito anche la società». L’attività investigativa, intanto, è stata immediatamente avviata dagli inquirenti, anche se piuttosto complessa perché, a distanza ormai di quattro giorni dell’episodio, non è stata ancora formalizzata alcuna denuncia in caserma. «Seguiremo la vicenda con massima attenzione non solo verso i singoli, ma anche verso le famiglie. Nel contempo come già successo con gli arresti dei carabinieri nei giorni precedenti - ha concluso Minervini - confidiamo nella pronta individuazione dei colpevoli». Inoltre bisognerà anche stabilire se si sia trattato di un caso isolato o se vi siano stati in passato episodi simili, mai denunciati, tanto da far ipotizzare una storia di bullismo da parte degli stessi autori del gesto di piazza Moro. Di «emergenza sicurezza che in questa città deve essere urgentemente affrontata» ha invece parlato Adamo Logrieco, consigliere comunale di Fratelli d’Italia secondo cui «si deve partire dall’educazione dei più giovani, perché sono sempre più frequenti episodi in cui sono proprio i giovanissimi a compiere azioni criminose. Più educazione, maggiore presenza delle forze dell’ordine in città, potenziamento della videosorveglianza comunale. Queste le necessità più immediate».
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