Incendio nei capannoni dell’ex Ferramenta Pugliese. Area sotto sequestro: «Salute a rischio»

Incendio nei capannoni dell’ex Ferramenta Pugliese. Area sotto sequestro: «Salute a rischio»
Dopo ore di lotta contro le fiamme, il grande incendio che ha coinvolto i capannoni della ex Ferramenta Pugliese - azienda di Terlizzi che, sino al 2020, poco prima della chiusura...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dopo ore di lotta contro le fiamme, il grande incendio che ha coinvolto i capannoni della ex Ferramenta Pugliese - azienda di Terlizzi che, sino al 2020, poco prima della chiusura improvvisa dovuta all'emergenza Coronavirus, ha compattato materiale ferroso derivante dagli scarti di autovetture - sembra domato, anche se non del tutto spento, mentre l'intera area, come disposto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, è stata posta sotto sequestro.

A fuoco i residui di veicoli

Ad andare a fuoco, per cause ancora in fase di accertamento da parte degli investigatori, sono stati i "fluff", i cosiddetti residui leggeri di rottamazione dei veicoli, ovvero la frazione fine non metallica compresa di cenere volatile prodotta nel corso della frantumazione, oltre a cumuli di rifiuti, rottami ferrosi e altri metalli, plastica e polistirolo: i materiali di vario genere, altamente infiammabili, hanno provocato una densa colonna di fumo scuro che si è levata alta in cielo, avvolgendo l'intera zona che sorge lungo la strada provinciale 231, e che ha impegnato i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti sul posto con un'autobotte e le ruspe assieme agli agenti della Polizia locale.

"Un disastro annunciato"

«Purtroppo, ciò che avevo segnalato già a giugno 2020, in piena crisi aziendale, è accaduto - ha scritto su Facebook il consigliere comunale de La Corrente, Giuseppe Volpe, parlando di un disastro annunciato -. Avevo denunciato pubblicamente e in consiglio comunale un gravissimo e potenziale pericolo ambientale e di salute pubblica associato alla tipologia di rifiuti ammassati da mesi (ora anni) all’interno del sito. Ma nessuno mi ha mai voluto ascoltare. All'interno dello stabilimento - ha confermato Volpe - sta bruciando il "fluff", materiale dannoso per la salute dei cittadini». A giugno dello scorso anno è stato siglato l'accordo tra la Ferramenta Pugliese e la società Erre Trading che prevedeva l'affitto di ramo d'azienda da parte della società in liquidazione. Questo accordo ha previsto anche il relativo passaggio dei 10 attuali lavoratori (che inizialmente erano circa 30) alle dipendenze della nuova società. Un accordo arrivato in extremis dopo che nel maggio del 2020 i lavoratori avevano trovato improvvisamente i cancelli dell'azienda chiusi. Quel 10 maggio segnò un drammatico epilogo che andava avanti già da tempo: i lavoratori erano in cassa integrazione da dicembre 2019 e con la pandemia la società mise definitivamente la parola fine alla vita dello stabilimento, ieri divorata dalle fiamme. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia