Dopo ore di lotta contro le fiamme, il grande incendio che ha coinvolto i capannoni della ex Ferramenta Pugliese - azienda di Terlizzi che, sino al 2020, poco prima della chiusura improvvisa dovuta all'emergenza Coronavirus, ha compattato materiale ferroso derivante dagli scarti di autovetture - sembra domato, anche se non del tutto spento, mentre l'intera area, come disposto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, Francesco Tosto, è stata posta sotto sequestro.
A fuoco i residui di veicoli
Ad andare a fuoco, per cause ancora in fase di accertamento da parte degli investigatori, sono stati i "fluff", i cosiddetti residui leggeri di rottamazione dei veicoli, ovvero la frazione fine non metallica compresa di cenere volatile prodotta nel corso della frantumazione, oltre a cumuli di rifiuti, rottami ferrosi e altri metalli, plastica e polistirolo: i materiali di vario genere, altamente infiammabili, hanno provocato una densa colonna di fumo scuro che si è levata alta in cielo, avvolgendo l'intera zona che sorge lungo la strada provinciale 231, e che ha impegnato i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti sul posto con un'autobotte e le ruspe assieme agli agenti della Polizia locale.
"Un disastro annunciato"
«Purtroppo, ciò che avevo segnalato già a giugno 2020, in piena crisi aziendale, è accaduto - ha scritto su Facebook il consigliere comunale de La Corrente, Giuseppe Volpe, parlando di un disastro annunciato -.
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