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Dopo aver riconquistato la fiducia della piazza ingaggiando l’esperto (e vincente in B) Iachini, la famiglia De Laurentiis finisce nuovamente nel mirino della tifoseria, ma più in generale di Bari in tutte le sue componenti.
Il malcontento
A generare malcontento le dichiarazioni di papà Aurelio in conferenza stampa a Napoli: «Sto immaginando quello che c’è da fare per il 2030 affinché il Napoli possa essere una società economicamente forte da competere con le big mondiali.
Dichiarazioni che stanno facendo discutere, sul web e non solo, tra la rabbia crescente di tutti i baresi. Parole che potrebbero incrinare ulteriormente i rapporti tra piazza e società, già sul filo di lana dopo l’attuale stagione dei biancorossi.
Il sindaco Decaro
"Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo non c’è solo quello di mantenere in ordine i conti. C’è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv". A parlare è il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che prosegue: "Trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell’intera comunità di tifosi baresi. Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno. Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità".
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Quotidiano Di Puglia