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Quando nelle aree del Mediterraneo si generano i cosiddetti uragani mediterranei, o Medicane, qualche giorno prima dell'evento estremo la superficie del mare si raffredda in modo sensibile.
A scoprirlo è stato un team al quale hanno partecipato anche alcuni ricercatori dell'università Aldo Moro di Bari, oltre a quelli degli atenei di Catania, Genova, Ca' Foscari, del Cnr-Isac e dell'Amp Plemmirio di Siracusa.
Lo studio
Lo studio, intitolato 'Fingerprinting Mediterranean hurricanes using pre-event thermal drops in seawater temperature' e pubblicato sulla rivista internazionale 'Nature-Scientific reports', è stato coordinato dai ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra e geo-ambientali dell'ateneo pugliese.
"Per analizzare le temperature superficiali del mare - spiega in una nota il ricercatore barese Giovanni Scardino, primo autore della ricerca e vincitore di un finanziamento di ateneo per lo studio dei Medicanes - prima e durante lo sviluppo di ognuno degli eventi ciclonici, abbiamo utilizzato dati satellitari e modelli di rianalisi estratti dal servizio Copernicus marine environment monitoring service". "Analizzando le differenze di temperatura della superficie del mare - prosegue - registrate nei dieci giorni precedenti la ciclogenesi, abbiamo riscontrato una importante diminuzione, fino a quattro gradi nei casi più estremi. Questa peculiarità sembra essere caratteristica quasi esclusiva dei medicanes".
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