La ginecologa va in pensione e il consultorio resta chiuso. Donne costrette a spostarsi in un altro Comune

La ginecologa va in pensione e il consultorio resta chiuso. Donne costrette a spostarsi in un altro Comune
Dopo il pensionamento della ginecologa e dell’unica assistente sociale, queste due figure non sono state sostituite dall’Azienda sanitaria locale barese a Cassano e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Dopo il pensionamento della ginecologa e dell’unica assistente sociale, queste due figure non sono state sostituite dall’Azienda sanitaria locale barese a Cassano e questo ha fatto sì che le donne che hanno bisogno di un consulto o un parere medico nonché tutte le situazioni sociali che facevano capo all’Ufficio dell’assistente sociale sono senza punto di riferimento. 

Consultorio chiuso

Da qualche giorno negli uffici del Consultorio cassanese è comparso un cartello con l’invito, per chi avesse bisogno, a contattare gli uffici di Acquaviva delle Fonti o Santeramo in Colle, con tanto di numeri di telefono, per le consulenze ginecologiche, il che comporta disagi non indifferenti visto che l’utenza principale è costituita da donne in stato di gravidanza, magari con situazioni economiche disagevoli e spesso senza possibilità di poter essere accompagnate fuori paese. La situazione di grave disagio è stata segnalata dalla capogruppo consiliare di “Cassano Avanti”, Raffaella Casamassima al direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, con una lettera, per «rappresentarle la criticità in cui versa il consultorio familiare di Cassano delle Murge». 

Donne costrette ad andare ad Acquaviva


«Le donne sono costrette – scrive la consigliera Casamassima – a recarsi ad Acquaviva delle Fonti o a Santeramo in Colle anche solo per la lettura del pap test cosi come una giovane donna che decida di intraprendere il percorso di Ivg o intenda assumere la pillola contraccettiva. Quanto alla figura della assistente sociale sa perfettamente quanto questa sia importante nel contesto del consultorio dove su disposizione dei tribunali si fanno indagini sociali e si monitorino affidi familiari di minori a rischio». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia