San Girolamo, ecco la nuova chiesa (a trent'anni dal primo progetto)

San Girolamo, ecco la nuova chiesa (a trent'anni dal primo progetto)
Hanno atteso 30 anni i residenti di San Girolamo (a Bari). Trent’anni dal primo progetto per la nuova chiesa del quartiere, inaugurata ieri sera alla presenza di...

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Hanno atteso 30 anni i residenti di San Girolamo (a Bari). Trent’anni dal primo progetto per la nuova chiesa del quartiere, inaugurata ieri sera alla presenza di monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari Bitonto. Ad accorrere sul sagrato centinaia di persone che hanno riempito la nuova chiesa, costruita su strada San Girolamo, e hanno partecipato con commozione alla celebrazione di monsignor Satriano.


A raccontare il duro lavoro che ha portato, dopo quattro anni di cantiere, all’inaugurazione di ieri, è lo stesso don Pasquale Zecchini, da 12 anni in servizio a San Girolamo. «E’ stata dura – racconta don Pasquale – la chiesa è costata 2 milioni di euro. I costi sono lievitati di 300mila euro a causa del covid, dell’aumento dei prezzi delle materie prime, della guerra. Ma alla fine ci siamo riusciti: il 70 per cento dei fondi è arrivato dall’8 per mille e la restante parte dalla parrocchia e dalla Diocesi». Ma non è stato facile raccogliere tutti i soldi necessari. «Molti – ha continuato don Pasquale – non ci credevano che saremmo arrivati a questo punto. Dicevano che era inutile costruire chiese, perché le chiese si stanno svuotando. La nostra caparbietà, la nostra volontà di dotare il quartiere di una chiesa capiente e in linea con i tempi dovrebbero fare riflettere». Già da ieri mattina tante le persone che hanno portato fiori e piante in occasione dell’inaugurazione. «E’ stata una scommessa – prosegue don Pasquale - La fede può rinascere ancora, nel momento in cui stiamo sperimentando la crisi, la precarietà, la fede può diventare un'ancora di salvezza, un appoggio».

Lo stile

La chiesa è stata realizzata in stile moderno. «Questa modernità – prosegue don Pasquale - può trovare qualcuno impreparato, non è la solita chiesa che raggruppa in un'area circoscritta gli ambienti liturgici, ma qui gli ambienti sono dislocati, al centro c' è la comunità e lo stesso sacerdote è in mezzo all’assemblea. Anche le statue sono tutte alla stessa altezza della comunità, non sono più sopraelevate». Alla statua di San Girolamo uno spazio speciale, illuminato ad hoc. «Abbiamo tenuto anche a realizzare un grande sagrato – conclude don Pasquale – che sia in realtà una piazza per il quartiere. Non essendoci qui degli ambienti di aggregazione, questo sagrato è destinato a diventare una piazza dove intrattenersi la domenica, dove sviluppare relazioni umane. Mi auguro che il quartiere ritrovi la sua identità, la sua tradizione. Siamo sulla buona strada di non essere più menzionati come quartiere solo dormitorio».


La vecchia chiesa non sarà dismessa ma sarà utilizzata come spazio aggiuntivo per il rione, per organizzare momenti di aggregazione, teatro, cinema. Sempre gestita dalla parrocchia.
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Quotidiano Di Puglia