OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Volevano "inglobare" i no vax all'interno di un nuovo movimento che facesse capo a Forza Nuova ma ampliandone i confini. I leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, sono indagati per terrorismo nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Bari. Nello specifico, le accuse sono di addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. È quanto scrive oggi La Repubblica.
Secondo le indagini - si legge sul quotidiano - , i due avrebbero progettato un piano per dare vita a un nuovo organismo di matrice politico eversiva «che comprende ma non si esaurisce in Forza Nuova», in cui si mettono insieme «un movimento storicamente organizzato e politicamente attivo, in grado di avere strutture, personale e risorse finanziarie, appunto Fn», e aggregazioni «politicamente, molto meno o per niente orientate, come la galassia No Vax».
L'inchiesta della Procura
L'inchiesta della Procura di Bari è partita da quattro esponenti di Forza Nuova pugliesi indagati per «addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale», e ritenuti tra gli organizzatori della manifestazione no-pass a Roma il 9 ottobre scorso, culminata nell'incursione alla sede della Cgil.
Le loro abitazioni sono state perquisite lo scorso 3 novembre. Dalle indagini della Digos è emerso che i quattro, ritenuti «esponenti di rilievo dell'evento rivoltoso», sarebbero stati in contatto con i vertici nazionali di Forza Nuova prima e durante la manifestazione, in particolare con con Roberto Fiore e con Giuliano Castellino, entrambi arrestati il giorno dopo l'assalto alla Cgil. Beatrice Falco, invece, si sarebbe ritratta in foto e video, «anche a titolo propagandistico», mentre partecipava al tentativo di irruzione nelle sedi parlamentari. Dai successivi approfondimenti è emersa «una fitta rete di contatti tra i vertici nazionali» e i referenti pugliesi di Forza Nuova in occasione dell'assalto del 9 ottobre. Il monitoraggio dei profili social degli indagati ha consentito di accertare la loro partecipazione alla manifestazione romana, con dirette Facebook e immagini «che confermavano la loro presenza in punti cardine» della violenta rivolta e condivisioni del comunicato diramato da Forza Nuova, a firma degli esponenti nazionali Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo e Stefano Saija, «con cui si inneggiava esplicitamente ad 'innalzare il livello dello scontrò e che il 'popolo non si fermerà'». L'inchiesta della Procura di Bari era partita a settembre del 2020 dopo alcune proteste contro le chiusure imposte dal lockdown.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia