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Un nuovo allestimento e un percorso multimediale ad hoc a partire da maggio saranno a disposizione di turisti e baresi che vorranno visitare il museo Diocesano, che dopo anni di lavori riapre al pubblico. Grazie ad un finanziamento regionale di circa un milione di euro, la diocesi ha potuto rimettere a nuovo la struttura, garantendo una maggiore fruibilità oltre che una completa accessibilità.
La riapertura
Il museo non è stato solo riqualificato, ponendo al centro gli exultet, ovvero i rotoli miniati dell’XI e del XII secolo, ma si è lavorato per far sì che la complessità della cattedrale potesse essere raccontata ai diversi pubblici. Non ci saranno più solo teche al cui interno visionare i rotoli, ma si verrà accolti da un percorso multimediale dalle diverse sfaccettature. Si andrà a restituire agli exultet la loro originaria performance cantata, con un video artistico realizzato da Ferdinando Arnò e con un modulo musicale riadattato in chiave contemporanea. Non soltanto, poi, in questo percorso sarà possibile apprezzare i contenuti degli exultet in “pezzi”, con diversi monitor e approfondimenti, ma ci sarà anche la possibilità di fruire del materiale espositivo in lingua, ed in percorsi strutturati. Ci saranno, infine, una serie di proposte formative ed un’aula didattica dedicate al pubblico scolastico, al pubblico della terza età, quello della catechesi e alle categorie protette.
Le visite
L’obiettivo della diocesi, in collaborazione con la cooperativa sociale Artwork di Lecce, è rendere le visite al museo più organizzate e in accordo con l’attività religiosa della stessa cattedrale.
Sul coinvolgimento di Artwork nella riapertura e gestione del museo, il presidente della cooperativa Paolo Babbo sottolinea: «Noi siamo sicuri di poter assicurare ai visitatori del museo un ingresso sempre aperto, accoglienza e sostegno alla visita. La nostra è un’attività che viene dopo tutto quello che la diocesi ha fatto per realizzare questo bellissimo allestimento, adeguato alle più moderne tecnologie». Babbo sottolinea l’importanza che certi musei e certe bellezze del territorio si aprano al turismo sia quello organizzato che fai da te, turismo che «spesso evita di frequentare i musei. Noi abbiamo una rete di contatti molto ampia con i tour operator, e lavoreremo per presentare il museo nel modo più positivo possibile in modo tale da attrarre quei tanti turisti che arrivano a Bari, e che devono essere indirizzati verso cose che hanno un valore importante per il territorio come il museo Diocesano».
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Quotidiano Di Puglia