OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
È stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Bari sull’incidente che è costato la vita al giovane 17enne Matteo Cappelluti, avvenuto alle 8 del mattino di giovedì 16 novembre in corso Alcide De Gasperi mentre il ragazzo andava a scuola in sella alla sua moto. Stando alla prima ricostruzione fatta dalla polizia locale, intervenuta in loco insieme al 118 nell’immediato, nell’incidente non sono coinvolti altri mezzi (come si era ipotizzato in un primo momento) e il ragazzo avrebbe perso il controllo della sua moto, una Motard Fantic 125, forse a causa dell’asfalto sconnesso su corso Alcide De Gasperi a causa di alcuni lavori e alcuni cantieri che stanno interessando la strada in questo periodo.
L'inchiesta aperta dalla Procura
Le indagini sono in corso e il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti per permettere di effettuare tutti gli accertamenti atti a stabilire eventuali responsabilità in merito alla morte del giovane che a Bari frequentava il Liceo Scientifico Scacchi.
La donazione degli organi
Gli organi di Matteo, lo sfortunato ragazzo caduto rovinosamente sull'asfalto di via De Gasperi a Bari e morto in ospedale 24 ore dopo per le gravi ferite riportate, sono stati donati. Il prelievo di organi e tessuti si è concluso questo pomeriggio: «La famiglia del ragazzo ha dato il consenso alla donazione degli organi, pur in un momento di profondo dolore, come atto di generosità e solidarietà, rispettando lo spirito e l'animo del loro congiunto e dando esempio di grande civiltà», sottolinea la Asl Bari.
Il ritratto
Il giovane giocava come portiere nella squadra di calcio juniores del Virtus Mola e frequentava il liceo scientifico Scacchi, proprio a Bari. Dopo l'incidente è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Di Venere di Bari-Carbonara.
Ed è anche la Direzione della azienda sanitaria a ringraziare i familiari per aver acconsentito alla donazione degli organi, il cui espianto ha coinvolto l'équipe di Rianimazione e sala operatoria, i medici consulenti, l'équipe dei laboratori e della Radiologia, i medici della Direzione medica, gli operatori dei trasporti ei colleghi del Centro Regionale Trapianti Puglia. «Il dono prima di tutto e lo sforzo congiunto di tante professionalità hanno dato una speranza di vita migliore ai pazienti in lista di attesa per un trapianto», concludono la Asl.
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia