OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il Comune di Bari contro gli sprechi alimentari. Nell’ambito del progetto «Bari Social Food», promosso dall’assessorato al Welfare, con l’obiettivo di contrastare gli sprechi alimentari per fini solidali e per la promozione di una maggiore sensibilità e consapevolezza sui temi dello spreco e del relativo impatto, ambientale, sociale ed economico.
Il protocollo
Nei giorni scorsi è stata firmata dalle «antenne territoriali cittadine» la carta d’intenti per l’adesione al progetto e alla rete delle realtà che supportano l’assessorato nei progetti di contrasto alla marginalità.
Il documento è stato siglato dai legali rappresentanti delle parrocchie Maria Santissima Addolorata (Don Guanella) a Poggiofranco, San Luca e San Francesco di Assisi a Japigia, San Francesco da Paola a Picone, Santissimo Salvatore e San Giorgio Martire a Loseto, San Sabino a Japigia, dal centro evangelico La Casetta al Villaggio del Lavoratore e dall’Istituto Figlie Maria Ausiliatrice a San Girolamo.
L’impegno delle antenne territoriali che hanno aderito al progetto consiste nel ricevere- da un lato- nelle rispettive sedi delle infrastrutture tecniche concordate con il partner di progetto APS Farina 080 (es. frigoriferi, freezer, scaffali e contenitori isotermici) finalizzate a migliorare le capacità di stoccaggio e conservazione degli alimenti, dall’altro a individuare direttamente i nuclei familiari e le persone in situazione di fragilità socio-economica destinatari delle eccedenze recuperate tramite il progetto BSF.
Contemporaneamente provvedono a registrarsi sulla piattaforma online «Bring The Food», che mette in collegamento le antenne territoriali con gli esercizi commerciali, i ristoranti, e i soggetti della grande distribuzione (già invitati ad aderire al progetto da una nota congiunta degli assessorati comunali al Welfare e allo Sviluppo economico), interessati a donare le proprie eccedenze alimentari, e registra la presenza di prodotti in scadenza o eccedenti da recuperare a cura delle stesse antenne per la successiva distribuzione tra i beneficiari individuati su scala di quartiere.
L'impegno per raggiungere l'obiettivo
Con la sigla della carta d’intenti le antenne si impegnano inoltre a redigere un report bimestrale sui flussi e i volumi di cibo movimentato in entrata e in uscita, con l’obiettivo di favorire una valutazione sull’ impatto sociale ed economico del progetto.
L’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha commentato l’iniziativa del Comune di Bari: «Bari Social Food entra nel vivo con la formalizzazione del ruolo delle antenne territoriali - secondo un modello integrato che adotta un approccio di prossimità per contrastare in maniera capillare lo spreco attraverso azioni puntuali di conservazione, stoccaggio e ridistribuzione di prodotti alimentari in favore delle persone in difficoltà, un platea di destinatari purtroppo cresciuta sensibilmente negli ultimi due anni anche a causa degli effetti della pandemia».
Ha concluso entrando più nel dettaglio: «L’iniziativa - commenta Bottalico- conta ovviamente sull’esperienza e sul supporto qualificato della rete di progetto - cooperativa sociale C.A.P.S., APS Farina 080, associazione Rogazionisti Cristo Re onlus e C.I.F.I.R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA
Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia