Nasce "Bari social food" la carta contro gli sprechi alimentari: creato un portale per gestire la distribuzione del cibo

Nasce "Bari social food" la carta contro gli sprechi alimentari: creato un portale per gestire la distribuzione del cibo
di avide ABRESCIA
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Sabato 5 Marzo 2022, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:51

Il Comune di Bari contro gli sprechi alimentari. Nell’ambito del progetto «Bari Social Food», promosso dall’assessorato al Welfare, con l’obiettivo di contrastare gli sprechi alimentari per fini solidali e per la promozione di una maggiore sensibilità e consapevolezza sui temi dello spreco e del relativo impatto, ambientale, sociale ed economico.

Il protocollo


Nei giorni scorsi è stata firmata dalle «antenne territoriali cittadine» la carta d’intenti per l’adesione al progetto e alla rete delle realtà che supportano l’assessorato nei progetti di contrasto alla marginalità.
Il documento è stato siglato dai legali rappresentanti delle parrocchie Maria Santissima Addolorata (Don Guanella) a Poggiofranco, San Luca e San Francesco di Assisi a Japigia, San Francesco da Paola a Picone, Santissimo Salvatore e San Giorgio Martire a Loseto, San Sabino a Japigia, dal centro evangelico La Casetta al Villaggio del Lavoratore e dall’Istituto Figlie Maria Ausiliatrice a San Girolamo.


L’impegno delle antenne territoriali che hanno aderito al progetto consiste nel ricevere- da un lato- nelle rispettive sedi delle infrastrutture tecniche concordate con il partner di progetto APS Farina 080 (es. frigoriferi, freezer, scaffali e contenitori isotermici) finalizzate a migliorare le capacità di stoccaggio e conservazione degli alimenti, dall’altro a individuare direttamente i nuclei familiari e le persone in situazione di fragilità socio-economica destinatari delle eccedenze recuperate tramite il progetto BSF.


Contemporaneamente provvedono a registrarsi sulla piattaforma online «Bring The Food», che mette in collegamento le antenne territoriali con gli esercizi commerciali, i ristoranti, e i soggetti della grande distribuzione (già invitati ad aderire al progetto da una nota congiunta degli assessorati comunali al Welfare e allo Sviluppo economico), interessati a donare le proprie eccedenze alimentari, e registra la presenza di prodotti in scadenza o eccedenti da recuperare a cura delle stesse antenne per la successiva distribuzione tra i beneficiari individuati su scala di quartiere.

L'impegno per raggiungere l'obiettivo 


Con la sigla della carta d’intenti le antenne si impegnano inoltre a redigere un report bimestrale sui flussi e i volumi di cibo movimentato in entrata e in uscita, con l’obiettivo di favorire una valutazione sull’ impatto sociale ed economico del progetto.
L’assessora al Welfare Francesca Bottalico ha commentato l’iniziativa del Comune di Bari: «Bari Social Food entra nel vivo con la formalizzazione del ruolo delle antenne territoriali - secondo un modello integrato che adotta un approccio di prossimità per contrastare in maniera capillare lo spreco attraverso azioni puntuali di conservazione, stoccaggio e ridistribuzione di prodotti alimentari in favore delle persone in difficoltà, un platea di destinatari purtroppo cresciuta sensibilmente negli ultimi due anni anche a causa degli effetti della pandemia».


Ha concluso entrando più nel dettaglio: «L’iniziativa - commenta Bottalico- conta ovviamente sull’esperienza e sul supporto qualificato della rete di progetto - cooperativa sociale C.A.P.S., APS Farina 080, associazione Rogazionisti Cristo Re onlus e C.I.F.I.R.

onlus - ad esempio in caso di donazioni eccedenti rispetto al bisogno rilevato su scala di quartiere, che richiedono perciò una distribuzione più ampia anche attraverso l’utilizzo di automezzi dedicati. La scelta della piattaforma Bring the food, già adottata con successo in altre città italiane, ci consente di efficientare dal punto di vista logistico l’intero processo, mettendo in contatto i piccoli e grandi donatori con le antenne territoriali, parrocchie e realtà già da tempo impegnate in azioni solidali che grazie a Bari social Food sono state attrezzate per la corretta conservazione delle eccedenze alimentari».

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