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Oltre un anno fa il cantiere è stato allestito, ma da quel gennaio del 2021 all'interno della Manifattura, nel cuore del rione Libertà a Bari, lì dove sorgerà la nuova sede del Cnr, tutto si è arenato. Colpa della burocrazia e dei rallentamenti dovuti al Covid: c'è voluto infatti quasi un anno per validare il progetto esecutivo. E ora carte alla mano, l'Invimit, società di gestione del risparmio del ministero dell'Economia e delle finanze, proprietaria di parte dell'edificio, sta concorrendo per i fondi Pnrr.
Il progetto della nuova sede
Si tratta di lavori per circa 36 milioni di euro per l'apertura della nuova sede del Cnr: saranno quindi realizzati spazi per tutti i dipartimenti di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche, unitamente a interventi sulle aree aperte di sosta e ristorazione con implementazione di moduli fotovoltaici. L'intero isolato diventerà dunque un polo multifunzionale di ricerca e di attrazione internazionale, attivo 24 ore su 24, in cui convivranno ricerca, innovazione, commercio, spazi pubblici e di comunità. Previsti nel progetto anche un street food market e una serra. Ospiterà fino a 700 ricercatori.
Nel gennaio del 2021 tutto sembrava ormai pronto: fu organizzata una conferenza stampa per l'avvio dei lavori. Avvio che non c'è mai stato, o meglio si è proceduto alla preparazione del cantiere.
Gli altri interventi
Ma la Manifattura potrebbe conoscere nuova vita anche grazie alla conclusione di altri due cantieri, quello per Porta Futuro 2 (un contenitore per le imprese) e quello per la caserma dei carabinieri. La struttura di Porta Futuro 2 si sviluppa su due piani, su una superficie complessiva di 1.500 metri quadrati. Al piano terra (500 metri quadrati) saranno dislocate le funzioni più prossime all'utenza generica nonché a servizio della struttura, anche in previsione dell'insediamento del Cnr. Vi troveranno spazio i servizi e le attività di Porta Futuro, che diverrà ancora di più un aggregatore in grado di mobilitare risorse, informazioni, competenze e opportunità al servizio delle imprese e delle aziende. In questo caso i lavori sono terminati, servono i tempi tecnici per gli arredi e il trasloco che potrebbe avvenire forse per la fine di aprile. Si sta inoltre procedendo al montaggio del sistema di videosorveglianza con quattro telecamere indirizzate sugli ingressi di Porta Futuro. Sarà poi installata anche una cancellata. «Contemporaneamente spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso - stiamo chiudendo l'ultima perizia sui lavori che riguardano la caserma dei carabinieri, seguendo prescrizioni che ci sono arrivate. Avremo bisogno di un'approvazione in giunta della variante per poi chiudere i lavori a breve, verosimilmente entro la fine dell'anno».
Gli interventi, dell'importo complessivo di 1 milione e 200mila euro, riguardano la realizzazione di una caserma, che sorgerà al piano terra dell'edificio: il progetto prevede, accanto ai locali destinati alle funzioni militari, anche l'alloggio del comandante e due locali ad uso foresteria per il personale assegnato. La caserma sarà dotata di un ingresso indipendente direttamente su via Ravanas, dal quale potranno accedere sia le auto sia i pedoni; nel piazzale esterno, invece, un'area sarà riservata esclusivamente alla sosta delle auto di servizio e al passaggio dei cittadini diretti in caserma.
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Quotidiano Di Puglia