Bari, nell'ex Manifattura la nuova sede del Cnr: a dicembre i lavori. Il progetto

Bari, nell'ex Manifattura la nuova sede del Cnr: a dicembre i lavori. Il progetto
di Samantha DELL'EDERA
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 08:15

Oltre un anno fa il cantiere è stato allestito, ma da quel gennaio del 2021 all'interno della Manifattura, nel cuore del rione Libertà a Bari, lì dove sorgerà la nuova sede del Cnr, tutto si è arenato. Colpa della burocrazia e dei rallentamenti dovuti al Covid: c'è voluto infatti quasi un anno per validare il progetto esecutivo. E ora carte alla mano, l'Invimit, società di gestione del risparmio del ministero dell'Economia e delle finanze, proprietaria di parte dell'edificio, sta concorrendo per i fondi Pnrr.

Il progetto della nuova sede

Si tratta di lavori per circa 36 milioni di euro per l'apertura della nuova sede del Cnr: saranno quindi realizzati spazi per tutti i dipartimenti di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche, unitamente a interventi sulle aree aperte di sosta e ristorazione con implementazione di moduli fotovoltaici. L'intero isolato diventerà dunque un polo multifunzionale di ricerca e di attrazione internazionale, attivo 24 ore su 24, in cui convivranno ricerca, innovazione, commercio, spazi pubblici e di comunità.

Previsti nel progetto anche un street food market e una serra. Ospiterà fino a 700 ricercatori.

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Nel gennaio del 2021 tutto sembrava ormai pronto: fu organizzata una conferenza stampa per l'avvio dei lavori. Avvio che non c'è mai stato, o meglio si è proceduto alla preparazione del cantiere. Ma dopo qualche mese tutto si è fermato, dato che le norme per le gare europee prevedono la validazione del progetto esecutivo. Validazione che è avvenuta in quasi un anno. Poi si è aperta la possibilità di concorrere ai fondi del Pnrr ed ecco che l'Invimit presenta il progetto per ottenere il finanziamento. «A fine marzo spiega Nuccio Altieri, presidente Invimit abbiamo superato la prima fase del bando riservato agli enti di ricerca. Ora concorriamo per la seconda e ultima fase. Noi questi lavori li possiamo fare anche in autonomia, le abbiamo le risorse però il Pnrr rappresenta una grande opportunità per il Sud soprattutto in merito alla certezza dei tempi di esecuzione». Se si otterrà anche in parte il finanziamento, l'Invimit dovrà procedere con l'affidamento dei lavori entro il 30 settembre, per aprire il cantiere entro dicembre 2022 e consegnarlo per il 2026. «Ora ci auguriamo che questa seconda fase sia più rapida possibile continua ancora Altieri usufruire anche in parte dei finanziamenti del Pnrr significa avere la certezza di realizzare le opere in tempi ben definiti».

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Gli altri interventi


Ma la Manifattura potrebbe conoscere nuova vita anche grazie alla conclusione di altri due cantieri, quello per Porta Futuro 2 (un contenitore per le imprese) e quello per la caserma dei carabinieri. La struttura di Porta Futuro 2 si sviluppa su due piani, su una superficie complessiva di 1.500 metri quadrati. Al piano terra (500 metri quadrati) saranno dislocate le funzioni più prossime all'utenza generica nonché a servizio della struttura, anche in previsione dell'insediamento del Cnr. Vi troveranno spazio i servizi e le attività di Porta Futuro, che diverrà ancora di più un aggregatore in grado di mobilitare risorse, informazioni, competenze e opportunità al servizio delle imprese e delle aziende. In questo caso i lavori sono terminati, servono i tempi tecnici per gli arredi e il trasloco che potrebbe avvenire forse per la fine di aprile. Si sta inoltre procedendo al montaggio del sistema di videosorveglianza con quattro telecamere indirizzate sugli ingressi di Porta Futuro. Sarà poi installata anche una cancellata. «Contemporaneamente spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso - stiamo chiudendo l'ultima perizia sui lavori che riguardano la caserma dei carabinieri, seguendo prescrizioni che ci sono arrivate. Avremo bisogno di un'approvazione in giunta della variante per poi chiudere i lavori a breve, verosimilmente entro la fine dell'anno».
Gli interventi, dell'importo complessivo di 1 milione e 200mila euro, riguardano la realizzazione di una caserma, che sorgerà al piano terra dell'edificio: il progetto prevede, accanto ai locali destinati alle funzioni militari, anche l'alloggio del comandante e due locali ad uso foresteria per il personale assegnato. La caserma sarà dotata di un ingresso indipendente direttamente su via Ravanas, dal quale potranno accedere sia le auto sia i pedoni; nel piazzale esterno, invece, un'area sarà riservata esclusivamente alla sosta delle auto di servizio e al passaggio dei cittadini diretti in caserma.
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