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Il progetto "Sapere" è arrivato ormai alla sua conclusione: lo ha annunciato nella giornata di ieri il distretto tecnologico aerospaziale che ha comunicato l'esito della riunione dello scorso 22 febbraio. L'obiettivo del progetto è la progettazione di servizi operativi erogati da una piattaforma a supporto dell'urban control center che il Comune di Bari sta realizzando per il monitoraggio del suo territorio nell'area metropolitana.
I temi ambientali a cui sono dedicati i servizi comprendono il monitoraggio della qualità delle acque marine, quindi un controllo di scarichi dei depuratori e il loro eventuale impatto sulla balneazione per passare poi al monitoraggio della stabilità delle infrastrutture come edifici, assi stradali, manufatti vari, stabilità delle strade. Sotto osservazione la dinamica urbana e del consumo di suolo a supporto della gestione urbanistica del territorio. Il Focus Group 3 del progetto Sapere, nei precedenti mesi ha studiato le principali problematiche incontrate dalla pubblica amministrazione nell'uso dei droni, nella gestione della sicurezza urbana e le problematiche che emergeranno con lo sviluppo della Urban Air Mobility.
Il progetto
La città di Bari intende favorire la sperimentazione dei droni nella gestione dei servizi di monitoraggio ambientale e territoriale e del trasporto di cose. Le operazioni con droni nello spazio aereo urbano richiedono però lo sviluppo e la disponibilità di servizi U-space, erogati in Italia da d-flight. La partecipazione della polizia locale di Bari al focus group ha permesso di affrontare i problemi operativi in maniera molto dettagliata e puntuale.
Il vice sindaco Eugenio Di Sciascio, che ha supportato sin dall'inizio il progetto Sapere con idee e azioni e lo ha integrato nella più ampia progettualità per lo sviluppo della città di Bari, sulla base di questi risultati ha espresso la sua soddisfazione: «Si è sviluppata una virtuosa cooperazione attiva tra sistema della ricerca, impresa e enti pubblici che porta naturalmente ad un rafforzamento delle capacità operativa della pubblica amministrazione, a conoscere con maggior dettaglio lo stato del territorio urbano, e a governare i processi di cambiamento della vita urbana accelerandoli e risolvendo problemi dei cittadini commenta l'ex numero uno di Poliba -. Il progetto ci ha mostrato il ruolo delle tecnologie aerospaziali, e in particolare l'osservazione spaziale della terra e i nuovi servizi con droni, e la loro rilevanza per lo sviluppo di Bari smart city».
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Quotidiano Di Puglia