Il progetto "Sapere" è arrivato ormai alla sua conclusione: lo ha annunciato nella giornata di ieri il distretto tecnologico aerospaziale che ha comunicato l'esito della riunione dello scorso 22 febbraio. L'obiettivo del progetto è la progettazione di servizi operativi erogati da una piattaforma a supporto dell'urban control center che il Comune di Bari sta realizzando per il monitoraggio del suo territorio nell'area metropolitana.
I temi ambientali a cui sono dedicati i servizi comprendono il monitoraggio della qualità delle acque marine, quindi un controllo di scarichi dei depuratori e il loro eventuale impatto sulla balneazione per passare poi al monitoraggio della stabilità delle infrastrutture come edifici, assi stradali, manufatti vari, stabilità delle strade.
Il progetto
La città di Bari intende favorire la sperimentazione dei droni nella gestione dei servizi di monitoraggio ambientale e territoriale e del trasporto di cose. Le operazioni con droni nello spazio aereo urbano richiedono però lo sviluppo e la disponibilità di servizi U-space, erogati in Italia da d-flight. La partecipazione della polizia locale di Bari al focus group ha permesso di affrontare i problemi operativi in maniera molto dettagliata e puntuale. In particolare è stato possibile esplorare nuove modalità di utilizzo dei droni in grado di aumentare la capacità di ricognizione delle aree urbane e peri-urbane più critiche e difficilmente raggiungibili. Si parla in questo caso di aree degradate utilizzate per atti di vandalismo, come discariche abusive, e oggetto anche di incendi dolosi. Sapere è un esperimento che fino a questo momento si è avvalso della collaborazione del distretto tecnologico aerospaziale di cui fa parte Antonio Zilli che è il responsabile del progetto. Poi nelle varie fasi di affinamento dei processi si registra il lavoro di Planetek Italia, Cnr-Irea, Università degli Studi di Bari e Leonardo. È stato lo stesso Zilli, durante la riunione, a ripercorrere i risultati del progetto Sapere che, oltre agli specifici prototipi, comprendono lo sviluppo della collaborazione con la municipalità di Bari all'interno del drone Living Lab, anch'esso risultato del progetto, e l'avvio di diverse iniziative di sviluppo tecnologico che stanno producendo nuove conoscenze nell'ambito della Urban air mobility. Allo studio anche nuove infrastrutture sperimentali a Grottaglie e nel capoluogo pugliese, mentre procedono le sperimentazioni di servizi di Uam nell'area metropolitana di Bari. Tra i progetti vanno ricordati: Assured-Uam, U-space2, Aurora e Casa delle Tecnologie. Grazie al progetto Sapere e ai risultati raggiunti, la città di Bari è stata inserita come città sperimentale nel piano strategico per lo sviluppo della Advanced air mobility.
Il vice sindaco Eugenio Di Sciascio, che ha supportato sin dall'inizio il progetto Sapere con idee e azioni e lo ha integrato nella più ampia progettualità per lo sviluppo della città di Bari, sulla base di questi risultati ha espresso la sua soddisfazione: «Si è sviluppata una virtuosa cooperazione attiva tra sistema della ricerca, impresa e enti pubblici che porta naturalmente ad un rafforzamento delle capacità operativa della pubblica amministrazione, a conoscere con maggior dettaglio lo stato del territorio urbano, e a governare i processi di cambiamento della vita urbana accelerandoli e risolvendo problemi dei cittadini commenta l'ex numero uno di Poliba -. Il progetto ci ha mostrato il ruolo delle tecnologie aerospaziali, e in particolare l'osservazione spaziale della terra e i nuovi servizi con droni, e la loro rilevanza per lo sviluppo di Bari smart city».
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