Angelo Annese sarà ancora il sindaco di Monopoli. Sostenuto da una coalizione di centrodestra ha raggiunto quasi il 70% dei voti. È aritmeticamente il confermato sindaco, superando Paolo Comes (Partito Democratico), Angelo Papio (M5S e civici) e Pietro Brescia (civica). 

Una maggioranza “bulgara”. E’ quella che avrà in consiglio comunale il rieletto sindaco Angelo Annese (che ha ottenuto 19.753 voti pari al 70,53% di consensi personali) le cui liste hanno fatto registrare però il record del 77,43%. Angelo Papio ha ottenuto 5.473 voti (19,54%), Pietro Brescia 1960 voti (7%) e Paolo Comes 820 voti (2,93%). In soldoni e a conti fatti ben 20 consiglieri comunali andranno alla maggioranza così distribuiti: Monopoli al Centro 8, Monopoli Presente 5, Fratelli d’Italia 2, Forza Italia 2, Fare Comune 2 e Noi Moderati 1.

All’opposizione vanno quindi solo 4 seggi: uno a testa per Manisporche e Spazio Civico e poi i candidati sindaco Angelo Papio e Pietro Brescia. Ed ecco quindi che in consiglio entreranno per la maggioranza Vincenzo Laneve (il più suffragato con 1221 preferenze), Cristian Iaia, Flavio Petrosillo, Francesco Alba, Feliciano Indiveri, Erika Lotesoriere, Luigi Colucci e Mimmo Di Mola per Monopoli al Centro; Gianni Palmisano, Rosanna Perricci, Miriam L’Abbate, Giacomo Piepoli e Christian Campanelli per Monopoli Presente; Antonella Fiume e Carlo Renna per Fare Comune; Alessandro Napoletano e Giovanni Martellotta per Forza Italia; Aldo Zazzera e Rosalba Annese per Fratelli d’Italia; Angela Pennetti per Noi Moderati. L’opposizione vedrà tra i banchi Maria Angela Mastronardi di Manisporche, Silvia Contento di Spazio Civico, Angelo Papio e Pietro Brescia.

Annese, le prime dichiarazioni

«Ha vinto il lavoro, sicuramente - le sue prime parole -. La gente ha visto la passione, l'amore e l'impegno che abbiamo messo in cinque anni. E oggi possiamo finalmente dire che possiamo andare avanti. Monopoli è cambiata e i cittadini lo sanno. Abbiamo la possibilità di andare avanti e lo faremo. Cinque anni fa i cittadini avevano il dubbio, quest'anno sapevano chi sceglievano e perché. Abbiamo lavorato cinque anni da squadra e anche in campagna elettorale è stato così. Un risultato così largo? Ci credevo, percepivo il calore della città e stiamo percependo i frutti»