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I carabinieri di Gioia del Colle, in provincia di Bari, ritengono di aver fatto luce su due agguati e altrettanti ferimenti avvenuti a colpi d'arma da fuoco, a distanza di un giorno l'uno dall'altro e nello stesso quartiere a giugno del 2017 a Putignano. Gli episodi sarebbero collegati.
Otto arresti
Stamane i militari della Compagnia, con il supporto dell'Arma di Brindisi e di Avellino e dei carabinieri del 6° Nucleo Elicotteri e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di otto persone, delle quali quattro portate in carcere ed altrettante agli arresti domiciliari. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio e lesioni personali gravi, aggravate dal metodo mafioso, tentata estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi da sparo di illecita provenienza e ricettazione.
La guerra per il monopolio dello spaccio
Secondo l'impostazione accusatoria della Dda e del Gip, il 24 giugno 2017, in zona San Pietro Piturno nel comune di Putignano, tre uomini avrebbero compiuto un agguato ai danni di un 44enne, proprio davanti alla sua abitazione, ferendolo con colpi di arma da fuoco alle gambe.
Tra i destinatari del provvedimento cautelare spicca un 23enne che, nonostante la sua giovane età, avrebbe manifestato una spregiudicata attitudine a delinquere, evidenziata nelle imputazioni formulate a suo carico.Il quadro indiziario raccolto dai carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla citata Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, che ha avanzato richiesta di misura cautelare al Gip, il quale ha disposto il collocamento in carcere per i quattro presunti autori degli episodi di fuoco e la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari per coloro che si sarebbero occupati dell'attività di spaccio.
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