Incendiata l’auto di un carabiniere a Corato. Tre vetture incendiate in 10 giorni

Incendiata l’auto di un carabiniere a Corato. Tre vetture incendiate in 10 giorni
È mistero, a Corato, sull’incendio che, nella notte fra martedì e mercoledì, ha distrutto una Hyundai Tucson parcheggiata in corso Cavour, davanti alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È mistero, a Corato, sull’incendio che, nella notte fra martedì e mercoledì, ha distrutto una Hyundai Tucson parcheggiata in corso Cavour, davanti alla stazione dell’Arma. Il suv, completamente avvolto dalle lingue di fuoco, è di proprietà di un carabiniere: un appuntato in servizio in città e i suoi colleghi vogliono adesso accertare se, come si sospetta, possa esservi stata la mano di qualcuno.


Il rogo ha attirato l’attenzione dei residenti, svegliati nel cuore della notte dal crepitio delle fiamme e dall’odore acre della colonna di fumo che si è sviluppata a seguito dell’incendio, i quali hanno chiamato la sala operativa del 115. Erano le 3. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, le fiamme erano ormai in fase più che avanzata. L’auto, pressoché distrutta. I caschi rossi, dopo aver spento il rogo - anche se non è rimasto che un cumulo di lamiere contorte e annerite - hanno messo in sicurezza la zona, mentre sul posto sono intervenute numerose gazzelle dell’Arma, da Corato e Molfetta. Manca la prova provata, come inneschi, tracce di liquido infiammabile o qualche bottiglia abbandonata nelle vicinanze con residui di benzina. 

L'ipotesi del dolo


Ma tutto lascia ipotizzare il dolo. Le fiamme, che hanno danneggiato anche un tabellone pubblicitario e un albero, secondo i primi accertamenti si sono sviluppate nella parte anteriore, fino a propagarsi all’intero suv. Gli investigatori, dopo aver ascoltato il militare, hanno avviato le indagini, acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in zona e lavorato tutta la notte per ricostruire la dinamica dei fatti. 
Non un episodio sporadico, ma una vera e propria escalation di fuoco: negli ultimi dieci giorni, infatti, sono già tre le auto date alle fiamme (una Fiat Grande Punto parcheggiata in via Campanella ad angolo con via Scacchi, il 17 ottobre scorso, e una Fiat Punto in sosta a pochi metri dall’incrocio fra via don Minzoni e viale IV novembre, otto giorni più tardi) con gravi danni anche agli edifici a ridosso delle quali erano parcheggiate. 

Decine le auto in fiamme in città


Decine, da inizio anno, le auto date alle fiamme in città. Sulle indagini, naturalmente, c’è il massimo riserbo, anche se tutto lascia presagire, dunque, un episodio di matrice dolosa. I militari del maresciallo maggiore Francesco Dimiccoli, impegnati da mesi nel cercare di dare una risposta agli ultimi fenomeni criminosi diventati una vera e propria piaga a Corato, vogliono far presto a chiudere il cerchio perché il guanto di sfida che è stato lanciato ieri allo Stato non può restare senza una risposta. 


Solidarietà alle forze dell’ordine, intanto, è arrivata da Fratelli d’Italia e dall’associazione Nuova Umanità. Entrambi, in una nota, hanno chiesto al sindaco Corrado De Benedittis e tutte le forze politiche e sociali di «interessare e di ottenere dai preposti istituzionali, a salvaguardia della nostra sicurezza, provvedimenti idonei a contrastare una situazione ormai fuori controllo».

 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia