Agli atti delle indagini per l’omicidio di Loris Stival, purtroppo, non c’è ancora nessun telefonino «segreto». A meno che non si voglia considerare «segreto» il...
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Più che un cellulare da nascondere, quindi, un piccolo archivio di ricordi felici. E non si può certo definire segreto nemmeno un secondo cellulare, quello che Veronica Panarello, - accusata di aver ucciso, strangolandolo, il suo Loris e di averne gettato il corpo in un canale - prende in prestito da un’amica e usa per qualche giorno, non si sa ancora esattamente in quali giorni. E' stata lei stessa a parlarne durante l’ultimo interrogatorio, a rivelarne sponatamente l’esistenza.
I telefonini. Allora andiamo avanti con i telefonini di casa Stival. Perché c’è anche quello del piccolo Loris che risulta muto -se ne è parlato in questi giorni- ormai dall’8 novembre. Il telefonino con il quale il piccolo appassionato di arti marziali si scambiava messaggi e foto con il padre camionista. Strazianti, a ripensarci oggi, ma sicuramente non segreti. Restano i due cellulari di Davide Stival, abbondantemente scandagliati anche questi perché da lì partono le telefonate di quella mattina, la prima alle 9.23 quando Veronica è in casa, quando Loris dovrebbe essere stato già ucciso.
Il marito. E il povero Davide sente la moglie «tranquilla», non avverte nella sua voce nessun segno di preoccupazione.
Quotidiano Di Puglia