Roma, trovato morto in casa dopo dieci giorni: il corpo era decapitato

Una corda appesa alla trave di legno del soffitto e il corpo, in avanzato stato di decomposizione, sul pavimento. E' una scena raccapricciante quella che si è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una corda appesa alla trave di legno del soffitto e il corpo, in avanzato stato di decomposizione, sul pavimento. E' una scena raccapricciante quella che si è presentata ieri mattina a chi è entrato per primo in una casetta del centro storico di Palombara Sabina, abitata in affitto da un cinquantaduenne di origine albanese, in seguito ad un controllo scattato per il cattivo odore che da giorni, in via Trieste, rendeva l'aria irrespirabile. «Un uomo decapitato», è stato il primo allarme. Perché quello scenario, probabilmente, non aveva dato possibilità a chi aveva aperto la porta di farsi un quadro esatto della situazione. Una ricostruzione più precisa, riconducibile a un suicidio, è arrivata dopo i rilievi dei carabinieri della compagnia di Monterotondo, coordinati dal tenente Danilo Passi, intervenuti dopo l'allerta: il cinquantaduenne, secondo una primissima valutazione, avrebbe compiuto il gesto estremo almeno una decina di giorni fa.


LEGGI ANCHE L'azienda fallisce, imprenditrice si impicca nello sgabuzzino di casa: a trovare il corpo la figlia



LA SITUAZIONE
Il resto lo avrebbe fatto il processo di decomposizione accelerato anche dal caldo di questi giorni e dal peso del corpo che forzava sulla corda. «Viveva qui da solo - raccontano i vicini. - Era una brava persona e un gran lavoratore. Si arrangiava facendo lavori saltuari, tutto quello che gli capitava. Non lo vedevamo da qualche giorno, ma era una persona riservata e non potevamo immaginare mai un dramma del genere». Tanto che inizialmente hanno pensato che il cattivo odore provenisse da qualche carcassa di animale, finché negli ultimi quattro giorni non è diventato via via insopportabile. Sembra che l'uomo negli ultimi tempi si fosse sempre più isolato. E sulla parete della stanza in cui è stato trovato sarebbero stati trovati dei foglietti attaccati, in parte scritti in italiano e altri in albanese. Frasi come «veniamo da Dio e torneremo a Dio», «Io vado col mio Dio». La certezza assoluta sulla causa della morte arriverà comunque dall'autopsia, disposta dal pm di turno Giuseppe Mimmo che ha fatto scattare anche il sequestro per la casetta di via Trieste, in attesa di chiudere ufficialmente il caso. La strada è rimasta chiusa per circa quattro ore, il tempo per i rilievi e per la rimozione del corpo.


Elena Ceravolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia