La Corea del Nord ribadisce non solo il proposito di sferrare un attacco contro Guam, avamposto militare Usa nel mar delle Filippine, ma anticipa pure che sta...
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Il dispaccio in inglese della Kcna traccia la rotta dei missili che attraverseranno il cielo delle prefetture giapponesi di Shimane, Hiroshima e Koichi per coprire la traiettoria verso sud di «3.356,7 chilometri in 1.065 secondi (quasi 18 minuti, ndr) prima di atterrare nei 30-40 km da Guam». La mossa è finalizzata a «interdire le forze nemiche sulle maggiori basi militari di Guam e mandare un avvertimento cruciale agli Stati Uniti», in risposta al messaggio di «fuoco e furia» inviato dal presidente Donald Trump se Pyongyang non accantonerà le sue minacce nucleari e balistiche verso Washington.
«Un dialogo sano non è possibile con una tale persona priva di ragione e solo una forza assoluta può funzionare con lui», è il commento attribuito al generale Kim Rak-gyom. Guam, isola di 544 km quadrati e abitata da 162mila persone, dista circa 3.400 km da Pyongyang: ospita 3.831 militari, in gran parte concentrati nella base Andersen col 36esimo stormo aereo rafforzato dai bombardieri strategici B-52 e B-1B, oltre ai sistemi sofisticati antimissile Thaad, di recente collocati anche in Corea del Sud. In settimana, due B-1B, in grado di raggiungere il Nord in appena due ore, hanno effettuato un volo dimostrativo sulla penisola in manovre congiunte coi caccia di Seul.
La Corea del Nord ha reagito con decisione alle nuove sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu dopo i due lanci di vettori balistici intercontinentali dello scorso mese, di cui uno fatto il 4 luglio con l'uso di un Hwasong-14 nel giorno della festività americana dell'Independence Day.
Quotidiano Di Puglia