Pietro Mennea, le celebrazioni: «​La più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi»

Pietro Mennea, le celebrazioni: « La più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi»
«Mennea è un riferimento, perché è facile arrivare quando le condizioni sono migliori. Ma lui ha raggiunto traguardi civili e sportivi per il suo...

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«Mennea è un riferimento, perché è facile arrivare quando le condizioni sono migliori. Ma lui ha raggiunto traguardi civili e sportivi per il suo coraggio, per la capacità di sacrificarsi e di impegnarsi. Ai ragazzi delle scuole questo va testimoniato».

Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, parlando di Mennea in occasione di «10.01 - Pietro Mennea, l'uomo e il campione», la commemorazione allo Stadio dei Marmi per il campione olimpico azzurro scomparso dieci anni fa. «Questa mattinata è una spinta per andare avanti. Da uomo normale non era abituato a parlare, cercava di dimostrare con i fatti e la sua testimonianza deve essere una spinta per la nazione - ha continuato Abodi - Questo perché gli italiani nelle difficoltà trovano la forza di andare avanti. È stato un alfiere del sud Italia e grazie a lui spero che il Sud trovi le motivazioni e l'orgoglio di rialzarsi».

«La più grande impresa italiana»

«Vedendo quel 19.72 di Mennea nei 200 a Città del Messico penso che sia la più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi. Per universalità e longevità». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in occasione della commemorazione allo Stadio dei Marmi per il decennale della scomparsa di Mennea, oro olimpico a Mosca '80.

«Questa mattina è un tuffo nei ricordi bellissimo per ricordare Pietro. Con lui c'era un rapporto personale strettissimo e mi aveva ulteriormente conquistato nel momento più difficile della sua vita, con la malattia - ha raccontato Malagò - Io sono stato eletto il 19 febbraio 2013 come presidente Coni e il 21 marzo lui ci ha lasciato. All'epoca mi sono sentito in dovere non solo di intitolargli lo Stadio dei Marmi, ma anche di fare la camera ardente al Salone d'Onore. Qualcuno disse che forse non era una buona idea, ma oggi vedo il Campidoglio che spesso ospita i grandi del passato. Alla fine fu un trionfo, ci fu una coda fino a Ponte Milvio».

 

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Quotidiano Di Puglia