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È una brutta tegola quella che arriva in Campania dagli ultimi sequenziamenti di Sars-Cov-2 condotti dal super laboratorio del Cotugno su un gruppo mirato di tamponi positivi inviati dalla Asl Napoli 2 nord: in 24 ore emergono 13 contagi della nuova variante Omicron, 10 relative a militari dell’Aeronautica militare a cui si aggiungono 2 ragazzi di 14 anni di due classi del liceo scientifico statale De Carlo a Giugliano andate in stage all’estero, a Dublino.
Infine c’è un tredicesimo caso individuato dall’Istituto Zooprofilattico di Portici relativo a una giovane ragazza di 22 anni residente a Salerno, rientrata da Parigi, sui cui contatti sta ora indagando la Asl provinciale. Il tutto frutto del costante lavoro di sequenziamento che l’Istituto sta conducendo in sinergia con l’ Ospedale Cotugno (che coordina i rapporti con L’Istituto superiore di Sanità) e il Tigem e che, particolarmente in questo periodo di intensificazione dei contagi, risulta fondamentale per comprendere l’evoluzione del virus e consentire azioni di prevenzioni mirate.
LA SCUOLA
Inutile sottolineare che a preoccupare di più è il cluster dalle scolaresche di Giugliano in cui i due casi Omicron, sequenziati a campione, emergono da un focolaio di ben 35 studenti positivi su 69 ragazzi che hanno viaggiato all’estero e su cui ora si accendono i riflettori per un indispensabile ulteriore approfondimento epidemiologico della Asl.
Di contro diversi ragazzi si sono già negativizzati.
Intanto salgono di 7 unità, in 24 ore, gli accessi in terapia intensiva in Campania mentre sono 17 i nuovi positivi che hanno varcato la soglia di un ospedale Covid per le cure. Quello di ieri è il primo balzo in avanti sul fronte dei ricoveri che per la prima volta da settimane accompagna l’accresciuto indice dei contagi.
Ieri sono state complessivamente 1.841 le nuove infezioni. Uno scenario che fa scattare un allerta in Unità di crisi regionale, tanto da spingere il presidente Vincenzo De Luca a lanciare l’allarme: «C’è una accelerata della diffusione del Covid - ha sottolineato - siamo nel pieno della quarta ondata e solo le vaccinazioni possono limitare i casi gravi. L’aumento che registriamo è impressionante, talvolta del 200-300 per cento e ci stiamo avvicinando anche in Italia ai livelli che di registrano in altri Paesi d’Europa. Dobbiamo riaprire le terapie intensive - ha poi aggiunto - siamo al punto che se continua così dovremo chiudere i reparti ordinari e riaprire quelli di terapia intensiva».
I CONTAGI
Attualmente, in Campania i contagi giornalieri sono ripartiti a metà tra vaccinati e non vaccinati ma quelli che affrontano a mani nude il virus rappresentano circa il 90 per cento dei ricoveri.
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Quotidiano Di Puglia