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Chi ha fatto due dosi di vaccino contro il Covid e successivamente si è infettato risulta più protetto dal virus. Lo sostiene il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano.
A motivare l'affermazione, il fatto che «c'è una risposta importante e molto alta degli anticorpi alla proteina Spike e poi, grazie all'infezione, una trasversalità di risposta rispetto ad altre componenti strutturali del virus come la proteina del nucleocapside e questo dà una protezione sicuramente maggiore» spiega il medico.
Secondo l'ipotesi el virologo non sarebbe dunque necessaria un'ulteriore dose di vaccino per chi è vaccinato, ma precisa «è ancora tutto da dimostrare Ad oggi l'indicazione è che ci voglia comunque il quarto evento, ovvero la terza dose di vaccino. Vedremo in futuro».
Vaccino universale è una prospettiva interessante da verificare
Nel mondo scientifico è acceso il dibattito per un vaccino universale, in grado di coprire contro tutte le varianti del Covid.
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Il virologo: «L'obbligo vaccinale è una scelta politica»
Alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass rafforzato per i lavoratori over 50, che avrà come effetto la sospensione dal lavoro di 500mila persone non immunizzata, il virologo è cauto. Pregliasco si dice d'accordo con la razionalità dell'insistenza sulla vaccinazione che è una necessità, ma imporla per poter lavorare «è una scelta della politica», gli strumenti per raggiungere l'obiettivo «sono scelte politiche».
Il futuro: «Ci saranno altre ondate ma il vaccino non sarà per tutti»
«La prospettiva è che questo virus resterà tra noi e quest'inverno - prevede l'esperto - dopo un'estate tranquilla ci sarà un'altra ondata, magari non rilevante. Per questo è importante arrivare alla prossima stagione con il maggior numero delle persone protette. Anche perché - sottolinea - anche la strategia vaccinale cambierà. Una quarta-quinta dose per tutti è impossibile. Diventerà una strategia vaccinale uguale a quella dell'influenza, quindi raccomandata, non obbligatoria, e mirata su soggetti fragili e soggetti a rischio».
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