L'Isis ha rivendicato l'attentato di Nizza, dove un uomo alla guida di un camion si è lanciato sulla folla, uccidendo 84 persone fra cui 10 bambini, e ferendone un...
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Secondo fonti vicine alle indagini, citate dal quotidiano Le Figaro, gli inquirenti non hanno però per ora trovato alcuna prova concreta che l'attentatore abbia dichiarato la sua adesione o giurato fedeltà all'Isis, come di solito fanno i terroristi prima di morire da martiri. Secondo quanto riporta Le Monde, gli inquirenti stanno portando avanti un intenso e minuzioso lavoro su telefoni e computer ritrovati a casa dell'uomo, ma «non è ancora stato rinvenuto alcun elemento relativo a un suo interesse per la jihad». Sarebbero però emersi, dice sempre il quotidiano citando fonti vicine alle indagini, alcuni nomi «interessanti» e in particolare contatti comuni con Omar Diaby, un jihadista di spicco originario di Nizza, legato però al fronte Al Nusra e non all'Isis. «Ci stiamo lavorando su, ma è ancora troppo presto per trarne conclusioni», precisa una delle fonti, spiegando che finora nessun elemento permette di confermare che queste conoscenze comuni non siano casuali.
Sono 31 gli italiani ancora da rintracciare.
I feriti italiani. Tre italiani sono tutt'ora ricoverati all'ospedale Pasteur di Nizza a causa delle ferite riportate. Lo ha riferito il console generale a Nizza, Serena Lippi. Il più grave è Andrea Avagnina di Mondovì (Cuneo), che è ricoverato in rianimazione per traumi e lesioni interne, e Gaetano Moscato, di Chiaverano (Torino) che ha subito l'amputazione di una gamba ma le sue conduzioni non destano preoccupazione, così come quelle di una 14enne di cui non è stata resa nota l'identità, che ha riportato la frattura di un arto inferiore.
«Sull'identità delle vittime non si sa ancora nulla. Giovedì sera c'erano tanti italiani sulla promenande, ma non sappiamo ancora se qualcuno di loro è tra i morti. La lista ufficiale delle vittime ancora non c'è, gli accertamenti sono complessi e procedono con lentezza. Stiamo quindi aspettando i dati ufficiali». Lo ha detto il console generale a Nizza, Serena Lippi, facendo il punto sulla situazione degli italiani dopo l'attentato di giovedì scorso.
Intanto è stata parzialmente riaperta la Promenade des Anglais a Nizza, fatta eccezione per il luogo della strage delimitata dalla police nationale con i nastri di polizia giudiziaria. Circa 300 metri della passeggiata sono ancora interdetti sia al traffico veicolare che a quello pedonale e restano presidiati dalla polizia. Continua l'afflusso di persone che portano fiori, biglietti e bandiere francesi con scritto "je suis Nicois, je suis Francais".
Inizia oggi in Francia il primo di tre giorni di lutto nazionale proclamati dal presidente dopo l'attentato di Nizza che ha fatto 84 morti. François Hollande riunisce nuovamente questa mattina il Consiglio ristretto di sicurezza e difesa e successivamente riceve i ministri. Alle 12 di lunedì verrà osservato un minuto di silenzio. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia