La procura di Roma ha chiuso l'inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi (avvenuta il 22 ottobre 2009) e ha contestato l'accusa di omicidio preterintenzionale ai tre...
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Secondo l'accusa Tedesco, Di Bernardo e D'Alessandro avrebbero prima arrestato Cucchi (che fu trovato con alcune dosi di droga), poi lo portarono in caserma «spingendo e colpendo con calci e schiaffi il Cucchi e facendolo violentemente cadere in terra». Stando al referto del medico legale, le percosse cui il giovane geometra fu sottoposto gli procurarono «la frattura della quarta vertebra sacrale e della terza vertebra lombare». I tre, all'inizio, erano accusati di lesioni personali aggravate. Poi la Procura ha deciso per l'aggravamento della contestazione.
Su Facebook la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, ha commentato così: «Voglio dire a tutti che bisogna resistere, resistere, resistere. Ed avere fiducia nella giustizia». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia