Stuprata e gettata nel canale, l'ultimo orrore di Modena: tre donne morte in 2 mesi

Stuprata e gettata nel canale, l'ultimo orrore di Modena: tre donne morte in 2 mesi
Il suo corpo senza vita era stato abbandonato in un canale, al lato della strada. Aveva indosso solo un maglione: gli altri vestiti erano sparsi nei campi lì intorno,...

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Il suo corpo senza vita era stato abbandonato in un canale, al lato della strada. Aveva indosso solo un maglione: gli altri vestiti erano sparsi nei campi lì intorno, vicino a Modena, in stradello Toni, una frazione di Albareto. A trovare il cadavere di una donna africana di 40 anni, è stato un residente, ieri mattina, mentre portava a spasso il cane. Sul posto sono subito arrivati gli agenti della Squadra Mobile. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: si tratta di un omicidio, il terzo che in poco tempo, e sempre vicino a Modena, vede come vittime donne straniere. Sul corpo della quarantenne sono stati infatti trovati segni di violenza. In tarda serata un uomo è stato fermato e portato in Procura, davanti al pm, Maria Angela Sighicelli che coordina le indagini. Non è al momento chiaro se siano stati presi dei provvedimenti nei suoi confronti, ma potrebbe anche scattare il fermo.

I residenti sono sconvolti: «Questa è una cittadina molto tranquilla», racconta chi abita nei paraggi.

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LA VIOLENZA
I poliziotti della Mobile e i colleghi della Scientifica ipotizzano anche che la vittima possa essere stata violentata. Poi, sarebbe stata colpita con un oggetto contundente. Gli investigatori hanno da subito iniziato a indagare sull'universo della prostituzione, un ambiente in cui si cercano il movente e il responsabile dell'omicidio. Intanto i pm hanno già disposto l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni. Solo gli accertamenti medico legali permetteranno di appurare le cause e l'orario del decesso e chiariranno come la donna sia stata uccisa.

I PRECEDENTI
La quarantenne africana è la terza donna straniera che viene uccisa nel Modenese nel giro di due mesi. Il 6 febbraio scorso, infatti, Ghizlan El Hadraoui, badante e mamma di 37 anni, è stata accoltellata e bruciata nella sua auto, vicino al luogo in cui ieri mattina è stato trovato il cadavere della quarantenne. A uccidere Ghizlan con quattro coltellate alla schiena e dare poi fuoco al suo corpo, è stato l'ex marito, che non accettava la decisione della donna di divorziare. Arrestato, ha tentato il suicidio in carcere. Il 22 marzo, invece, a Finale Emilia, Khaddouj Hannioui, 50 anni, è stata sgozzata in casa dal nipote trentunenne, Mohammed El Fathi, subito arrestato dai Carabinieri.

Sul nuovo delitto dai primi accertamenti è emerso che il corpo sia rimasto nel fosso per almeno ventiquattro ore. Per gli investigatori l'omicida avrebbe scelto quella zona di campagna per evitare di essere scoperto. I residenti, infatti, non hanno notato movimenti sospetti. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia