Ergastolo per omicidio volontario premeditato e maltrattamenti in famiglia. È il verdetto emesso nei confronti di Bouchaib Frihi, il marocchino di trentacinque anni che il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Milano, rapinato da un marocchino che gli ruba la collanina: 23enne si suicida gettandosi dal balcone
RESPINTA LA RICHIESTA DI PERIZIA
Il giudice ha accolto la richiesta di pena del pm Michele Trianni, titolare delle indagini sul delitto. Al processo con il rito abbreviato si sono costituiti parte civile un tutore del bimbo, che ora vive con i familiari della vittima, i genitori e i fratelli di Fjoralba Nonaj a cui il giudice ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni con provvisionali da 100 mila a 50 euro. L’imputato, che dopo l’omicidio si è costituito ai carabinieri, aveva chiesto di essere sottoposto a perizia psichiatrica sostenendo di essere incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Ma l’istanza è stata respinta dal giudice ed è arrivata la sentenza di ergastolo. Le numerose coltellate al costato, all’addome, al collo e due sul dorso non le hanno lasciato scampo a Fjoralba, addetta delle pulizie che si era innamorata del giovane marocchino.
IL COLTELLO IN TASCA
Cinque anni fa si sono sposati, poi è nato il figlio ma da tempo la relazione non funzionava piú. Secondo quanto raccontato da alcuni conoscenti, l’uomo in passato aveva già minacciato più volte la moglie. Tensioni, litigi, la vita insieme che era diventata un inferno, fino alla decisione di Fjoralba di separarsi.
Quotidiano Di Puglia