Samele, il viaggio del campione olimpionico per riportare in Italia la fidanza in fuga da Kiev

Ha vinto due medaglie alle Olimpiadi di Tokyo, ma l'impresa più bella, Luigi Samele, originario di Foggia trapiantato a Bologna ormai da qualche anno, l'ha fatta in...

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Ha vinto due medaglie alle Olimpiadi di Tokyo, ma l'impresa più bella, Luigi Samele, originario di Foggia trapiantato a Bologna ormai da qualche anno, l'ha fatta in questi giorni. Fidanzato con Olga Kharlan, anche lei fuoriclasse della sciabola, è andato a Budapest per ricongiungersi con la propria compagna, che era stata in Ucraina poco prima dello scoppio della guerra. Con loro, in auto da Budapest a Bologna per un viaggio di circa 12 ore, anche la sorella di Olga, Tanya, e il nipotino, che proprio il giorno del primo bombardamento ha compiuto un anno.

 

L'impresa alle Olimpiadi di Tokyo


Il 34enne a Tokyo ha vinto due argenti, uno individuale e uno in squadra, a Londra nel 2012 aveva portato a casa un bronzo. Un amore nato sulla pedana: «Io la conoscevo già - sorride Samele, dopo aver compiuto l'impresa del ritorno a Bologna -, lei mi ha conosciuto piano piano. Abbiamo poi iniziato a frequentarci ed è nato qualcosa». Quando si è reso conto della situazione, Luigi è partito da Bologna, ha raggiunto l'Ungheria in aereo, lì si è ricongiunto con Olga, Tanya e con il bimbo. Poi il ritorno con un'auto presa in noleggio: «Per strada, tra Ungheria e Slovenia, c'erano più auto ucraine che altro. C'era tanto traffico, ma ce l'abbiamo fatta».


Olga, però, ha lasciato in Ucraina la mamma e il papà, che ha 59 anni e per la legge marziale attualmente in vigore non può lasciare il Paese. Al momento, anche grazie all'aiuto che arriva dall'Italia, si sono trasferiti nell'ovest dell'Ucraina, in quella che sembra essere la zona più sicura.

Ma il viaggio di Luigi, quello ideale, non è finito qui. Il giorno stesso della partenza ha lanciato una raccolta fondi da destinare alla federazione di scherma ucraina. Si era posto, con i compagni di Nazionale, l'obiettivo di 20.000 euro: ne ha raccolti 24.000 soltanto nelle prime 24 ore. Ora l'asticella si è alzata a 50.000 e nella tarda serata di ieri erano stati racimolati quasi 42.000 euro. «Non possiamo cambiare il mondo così - racconta Samele -, però possiamo permettere a qualcuno di stare meglio. Sarebbe bello usare questi fondi per permettere alla nazionale juniores di fare il mondiale. Sarebbe un segnale di speranza».
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Quotidiano Di Puglia