OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Come l'ex terrorista Cesare Battisti e come il padre-padrone Shabbar Abbas, anche Filippo Turetta tornerà in Italia su un velivolo dell'Aeronautica militare. «Volo di Stato», precisa la direzione centrale della polizia criminale che fa capo al ministero dell'Interno, nell'informativa «urgente Interpol» trasmessa ieri: dunque non con un aeromobile di linea, non via Roma ma direttamente a Venezia, non oggi bensì domani. Forse era proprio destino che l'assassino reo-confesso (per quanto il verbale redatto in Germania sia inutilizzabile ai fini processuali) di Giulia Cecchettin venisse rimpatriato esattamente il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Fatto sta che è stato completamente stravolto il programma della consegna alle autorità italiane da parte di quelle tedesche: un'operazione internazionale che è divenuta un ingorgo istituzionale, nelle ore in cui di passaggio in Veneto ci sono pure i vertici della Repubblica, dal presidente Sergio Mattarella alla premier Giorgia Meloni.
Emanuele Compagno, il legale dei Turetta sotto accusa per i suoi post
LE INCOGNITE
Secondo quanto è trapelato, il cambio di volo è stato deciso per una questione di opportunità. Troppe le incognite, sul piano dell'ordine pubblico, connesse alla presenza di altri passeggeri a bordo, nel caso di un volo commerciale. Visto il clamore suscitato dalla vicenda, il volto di Turetta è ormai conosciuto a tutti, tanto che soprattutto sui social è diventato il bersaglio di commenti offensivi e minatori. Da qui la decisione di attuare la procedura straordinaria, forse con il Falcon 900 già utilizzato per il ritorno di Battisti dal Brasile e di Abbas dal Pachistan, anche se quelle erano state estradizioni in senso proprio e cioè negoziate fra i Governi, mentre questa è una consegna conseguente un mandato di arresto europeo.
Mai prima d'ora in Veneto era successo che, in esecuzione di un Mae (a cui Turetta «ha acconsentito», viene rimarcato nella nota del Viminale), l'arrivo avvenisse con l'Aeronautica e a Venezia.
LE AUTORITÀ
Le modifiche di luogo (subito Venezia, anziché prima Roma) e di tempo (domani, invece di oggi) sarebbero invece dovute alla contestuale presenza di un altro appuntamento istituzionale. Mattarella è infatti atteso oggi alle 18 alla Fenice per l'apertura della stagione, il che comporterà l'innalzamento delle misure di sicurezza allo scalo di Tessera. Meloni arriverà invece a Verona alle 11.30 per la firma di un protocollo con la Regione ed è stata smentita la voce secondo cui la presidente del Consiglio avrebbe poi incontrato la famiglia Cecchettin a Vigonovo. Comunque sia nessuna autorità politica, a differenza del caso Battisti, sarà presente all'aeroporto di Venezia per lo sbarco di Turetta. Il giovane sta trascorrendo le ultime ore tedesche nell'ex "Bue rosso", dov'è attualmente sorvegliato a vista nella sua cella singola, per il rischio che possa compiere gesti estremi. La sua Fiat Grande Punto rimane nel deposito giudiziario, forse quello dell'impresa "Auto Misselwitz", che ha alzato ai cronisti un muro più alto di quello della galera. Leggi l'articolo completo suQuotidiano Di Puglia